Calo del 30-40% per la vendemmia e produzione di olio che potrebbe aver raggiunto il -50% rispetto ai livelli del 2016. Caldo e siccità in Umbria, nuovo allarme di Coldiretti sulla base dei dati di agosto: temperature medie di 5.2 gradi superiori rispetto alla norma e -82.1% di pioggia.
Problemi su problemi Dati di agosto (dell’Osservatorio agroclimatico del Mipaaf) che, specifica Coldiretti, hanno «aggravato una siccità il cui conto nelle campagne ammonta a milioni di euro. La mancanza di pioggia sta portando la vendemmia a un calo del 30-40%, mentre per la siccità la produzione di olio potrebbe essere addirittura dimezzata rispetto al 2016». A ciò si aggiunge la questione legate alle difficoltà di alcuni imprenditori agricoli per l’abbeveraggio degli animali, in particolar modo nell’eugubino.
MISURE STRAORDINARIE PER L’AGRICOLTURA
Prevenzione L’associazione sottolinea che «di fronte allo stravolgimento del clima è necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, ad una nuova cultura delle prevenzione in un Paese che resta piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che annualmente cadono, ma che per le carenze infrastrutturali se ne trattiene solo l’11%. Occorrono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana. Va nella giusta direzione in quest’ottica – conclude Coldiretti – il lavoro intrapreso dalla Giunta regionale dell’Umbria, tramite il Programma di Sviluppo Rurale, per potenziare l’approvvigionamento idrico nei territori destinati a pascolo».