Comune di Terni, lotta interna tra i sindacati

La Cisl e la Uil ai ferri corti su numeri, soldi e ‘progressioni orizzontali’

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A palazzo Spada, a Terni, continuano volare gli stracci. Ma stavolta non sono i politici a tirarseli addosso l’un l’altro. E non sono nemmeno i sindacati a scagliarli contro l’assessore di turno. Stavolta a dirsene quattro sono i sindacati tra di loro.

Progressioni orizzontali Ad accendere la miccia era stato il gruppo aziendale Uil Fpl del Comune di Terni, dicendo che «l’amministrazione comunale ha confermato la disponibilità finanziaria per le progressioni orizzontali del 2015 e non per quelle del 2016. In pratica su tutto il personale prenderanno la progressione solo 3 lavoratori ogni 10. Dunque niente a che vedere con la meritocrazia e la selettività, semplicemente invece mancano i fondi necessari.  Per tutti i lavoratori ci sarà poi una conseguente diminuzione degli incentivi di produttività rispetto a quelli attuali. L’amministrazione ha poi proposto di utilizzare per l’attribuzione delle progressioni  gli stessi criteri degli anni passati, in quanto ‘meritocratici’».

La polemica Secondo la Uil, insomma, «ancora una volta si conferma la non attendibilità dell’amministrazione comunale che ha sbandierato per settimane le progressioni orizzontali come una benevola  concessione ai lavoratori (e per alcuni è stato motivo di revoca di sciopero) facendo credere che avrebbero riguardato la stragrande maggioranza dei lavoratori meritevoli. Alla prova dei fatti invece, come segnalato dalla Uil Fpl che non si è unita al coro di plauso verso l’amministrazione, sono solo chiacchiere in quanto l’amministrazione non tira fuori un solo euro, ma prende dalla tasche di alcuni lavoratori per mettere nelle tasche di altri».

La replica Secondo la Cisl, invece, «su 773 dipendenti in forza al Comune di Terni al 1° gennaio 2016 (di cui 210 già al massimo), saranno 554 i dipendenti ad avere diritto ad effettuarle di cui il 50% (277) potranno effettuarle fin dallo stesso giorno, per una spesa complessiva stimata di circa 240 mila euro. La cifra a disposizione nel fondo delle risorse stabili a fine anno utilizzabili per le progressioni orizzontali è stimata in circa 220 mila euro(e non i 4 spiccioli come sostenuto dalla Uil) e la cifra potrà quindi finanziare quasi per intero le progressioni previste per il 2016».

La politica Le valutazioni «pessimistiche di qualche sigla sindacale – dice la Cisl – in cui si parla dei 3 dipendenti su 10, i paventati cospicui prelievi dal fondo del salario accessorio, oltre che ad essere prive di qualsiasi fondamento, hanno chiaramente scopo politico e rappresentano anche il tentativo di voler screditare le organizzazioni sindacali che si stanno invece impegnando per realizzare le progressioni orizzontali. Per quanto riguarda il discorso meritocrazia ci aspettiamo invece che i dirigenti facciano il loro dovere, giudicando i lavoratori in modo oggettivo ed equo. Restiamo inoltre ancora in attesa – conclude il sindacato – che l’amministrazione comunale dia seguito con urgenza alle riforme che ha fortemente voluto e sbandierato già dalla scorsa estate, modello organizzativo in primis insieme alle nuove posizioni organizzative, che giacciono ancora irrealizzate nel cassetto, facendo stare nell’assoluta incertezza sia dirigenti che dipendenti e mettendo a rischio la qualità dei servizi al cittadino».

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