Contributi pubblici con fatture per operazioni inesistenti: condannati imprenditori agricoli

Foligno – Dovranno risarcire lo Stato con 319.100 euro. L’indagine era stata condotta dalla Finanza

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La Corte dei Conti dell’Umbria, presieduta da Piero Carlo Floreani e composta da Rosalba Di Giulio e Marco Scognamiglio, ha condannato due imprenditori di Foligno – il 61enne Graziano Siena e la 30enne Eleonora Maria Siena – a risarcire con 319.100 euro l’Unione Europea (140.404 euro), il Ministero delle politiche agricole e forestali (125.087 euro) e la Regione Umbria (53.608 euro). Secondo la magistratura contabile che aveva contestato un danno erariale di 762.626 euro, i due – il primo amministratore di fatto e la seconda titolare di un’azienda agricola con sede a Bettona (Perugia) – avrebbero ottenuto contributi pubblici, nell’ambito di tre distinte misure del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, rendicontando anche fatture per operazioni inesistenti e organizzando fittiziamente l’acquisto di un mulino da parte di una società di diritto romena, appositamente creata. I contributi ersano destinati alla creazione di una fattoria didattica con impianto fotovoltaico, un mulino, un impianto di stoccaggio cereali, una macchina insaccatrice ed un secondo impianto fotovoltaico con ristrutturazione di un immobile. L’indagine era stata condotta dalla Guardia di finanza e la Corte dei Conti umbra ha inteso addebitare ai due imprenditori la somma – 319.100 euro – ritenuta coincidente con le fatture emesse per operazioni oggettivamente false e utilizzate per rendicontare il costo degli interventi ammessi a contribuzione pubblica. Scontata l’impugnazione in appello da parte delle difese dei due imprenditori, per ottenere una revisione sostanziale – favorevole ai propri assistiti – di quanto deciso dai giudici della sede perugina di via Martiri dei Lager.

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