di M.T.
Alla fine ĆØ spuntata fuori. La parola che non si pronuncia mai. Per principio. Ma i dipendenti del gruppo Superconti se la sono sentita dire. E mica gli ĆØ piaciuto molto. GiĆ , perche si parla di quelli lƬ, dei licenziamenti.

Il ‘passaggio’ PerchĆ© pare proprio che sia questo che Coop ha chiesto, per cominciare, per gli addetti del punto di vendita che sta al centro commerciale ‘Le Fontane’, che chiuderĆ l’8 novembre in concomitanza con l’apertura del nuovo supermercato che Coop inaugurerĆ a poche centinaia di metri. Loro, gli addetti, dovrebbero essere licenziati per poi venire riassunti dal maxi gruppo. Ma mica c’ĆØ una garanzia che questo valga per tutti.

Il gruppo Del resto Coop ha chiarito fin dall’inizio che quella che viene chiamata ‘armonizzazione’ si sarebbe realizzata sulla base di conti economici precisi. E siccome il gruppo Superconti ha portato una ‘dote’ pesante nel matrimonio che si ĆØ consumato – 948 dipendenti, la metĆ dei quali stanno a Terni – ecco che bisogna ‘ottimizzare’. Che in pratica significa che potrebbe non esserci posto per tutti, nella nuova casa.
Le ‘ditte esterne’ Un po’ come succederĆ con quelle che, nell’industria si chiamano ‘ditte esterne’, sono le aziende che forniscono servizi e collaborazioni varie: la Coop, a differenza del gruppo Superconti, ĆØ di solito orientata a fare riferimento in misura molto ridotta alle collaborazioni esterne ed ha giĆ fatto sapere che entro la fine dellāanno comunicherĆ le proprie intenzioni per il 2016 a quelle che hanno storicamente collaborato con il gruppo ternano.

Il rinvio Coop e sindacati, comunque, torneranno ad incontrarsi il 7 ottobre: i sindacati dicono di aver chiesto che per quella data l’azienda predisponga un piano piĆ¹ dettagliato e fornisca informazioni piĆ¹ complete rispetto a quelle – scarne – messe a disposizione venerdƬ mattina dal presidente del comitato di gestione di Coop Centro Italia, Antonio Bomarsi. Ma appare chiaro che anche quella che si sta per aprire sarĆ l’ennesima vertenza ‘difensiva’. E non ĆØ un grande inizio.

Decathlon Soprattutto perchĆ© si continua a parlare di una possibile chiusura, in una fase successiva, del punto di vendita a marchio Superconti di via Ferraris e – le ultime voci parlano di un accelerazione – dell’ipotesi della cessione in uso dello stabile di via del Centenario, dove c’ĆØ un altro Superconti in funzione, a Decathlon. Con altri ‘esuberi’ in vista. E adesso ĆØ chiaro che quello dei sindacati non ĆØ sempilce ‘riserbo’.

L’incendio Proseguono, intanto, gli acertamenti di polizia giudiziaria, da parte dei vigili del fuoco, sull’incendio che si ĆØ sviluppato nella notte tra giovedƬ e venerdƬ nel cantiere del nuovo centro commerciale. A bruciare ĆØ stato un ‘Bobcat’ – un piccolo escavatore – e il fatto non provocherĆ ritardi nei lavori. Ma tanto, per l’inaugurazione, manca ancora ancora piĆ¹ di un mese.
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