Calcio, contrordine: sì agli allenamenti. Ma tutti restano in attesa

Circolare del Viminale ai prefetti: anche gli sport di squadra possono ricominciare ad allenarsi, con sedute individuali. Ma al momento Perugia, Ternana e Gubbio sono ferme

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Appena una settimana fa, nell’annunciare i dettagli del Dpcm sulla fase due, il premier Conte ci aveva tenuto a puntualizzare la differenza fra sport individuali e sport di squadra. Al di là della modalità di allenamento, i primi potevano ricominciare, i secondi no.

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Il cambio di rotta

Ora invece, alla vigilia dell’inizio di quello che il commissario Arcuri ha chiamato il secondo tempo della lotta al coronavirus, arriva il parziale cambio di rotta, che per le squadre umbre diventa sostanziale: non solo chi pratica sport individuali, ma anche gli atleti degli sport di squadra possono ricominciare a fare allenamento. Lo dice una circolare del Viminale, firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale fa riferimento a strutture pubbliche o private. Ergo: i centri sportivi possono riaprire e può cominciare la preparazione in vista della ripresa. Dal 18, poi, si potrò ricominciare anche con le partitelle di allenamento. Per ora, allenamenti personalizzati.

LA CIRCOLARE DEL VIMINALE

I dubbi

Resta da capire chi e come controllerà il rispetto delle direttive e cosa accadrà se qualcuno violerà le prescrizioni facendo allenamenti di gruppo, ma questo è un altro discorso, corollario a questa fase complicata e anche per questo molto confusa. Così come ci sono molti dubbi sul come comportarsi nel caso in cui ci fossero nuove positività fra gli atleti, come ad esempio è capitato in Germania. Un esempio concreto anche in Italia, visto che sulla carta Dybala non avrebbe ancora terminato il suo periodo di isolamento, essendo ancora positivo. Potrà allenarsi da solo? Non lo sappiamo.

Serie B e Serie C

Ma torniamo in Umbria: sulla carta, possono ricominciare da subito gli allenamenti sia il Perugia – in serie B – sia Ternana e Gubbio. Ma difficilmente ciò accadrà prima della prossima settimana. Innanzitutto ci sono problemi organizzativi: non si può ripristinare l’attività nel giro di 24 ore. Poi ci sono discorsi accessori, ma nient’affatto secondari. Santopadre è impegnato nella trattativa per tagliare gli stipendi e intanto cerca di capire cosa farà Dazn sui diritti televisivi: in questi giorni infatti scade il termine per versare la rata alle società di serie B. Di certo per il patron biancorosso, quello degli allenamenti è l’ultimo dei problemi in questo momento.

La Ternana chiarisce: «Nessun allenamento allo stadio»

Situazioni analoghe per Bandecchi e Notari, che di fatto si erano già rassegnati all’idea dello stop. L’Assemblea delle società associate alla Lega Pro, già convocata per il 4 maggio, è stata posticipata al giorno 7 maggio. Mentre l’indomani è previsto il consiglio federale. Prima di quella data, difficilmente si muoverà qualcosa. «In merito alla circolare inviata dal Viminale ai Prefetti sulle prescrizioni in vigore fino al 17 maggio, in merito all’attività sportiva individuale, comunichiamo che la Ternana Calcio lunedì non sosterrà alcun allenamento allo stadio Liberati. Eventuali ulteriori comunicazioni in merito saranno effettuate nei prossimi giorni».

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