Dall’Umbria in India, solo per solidarietà

La grande avventura di Omar Aberrà e Amedeo Acquaviva, da Perugia al Ladakh per aprire un laboratorio odontoiatrico e curare i profughi tibetani

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di Lucina Paternesi

La solidarietà non conosce confini. E se la ‘chiamata’ arriva direttamente dal Dalai Lama è praticamente impossibile dire di no.

piccolo tibet 2

L’arrivo della missione dell’Andi

I medici E’ quanto hanno fatto due dentisti umbri, Omar Aberrà e Amedeo Acquaviva, dottori della sezione provinciale perugina dell’Associazione nazionale dentisti italiani che lo scorso 28 luglio sono partiti per il progetto ‘Piccolo Tibet’, nella regione Landak dell’India settentrionale a circa 4 mila metri d’altezza.

‘Piccolo Tibet’ Unici umbri a far parte del progetto, la missione durerà 15 giorni. Obiettivo del progetto di solidarietà è l’apertura e l’allestimento di un ambulatorio odontoiatrico per portare assistenza sanitaria ai profughi tibetani fuggiti dalla Cina a seguito dei fenomeni di repressione di natura religiosa. Dopo l’avvio del laboratorio saranno poi altri volontari italiani a portare avanti le cure odontoiatriche per i rifugiati.

Il laboratorio a Ladakh

Il laboratorio a Ladakh

La missione «L’iniziativa – spiega Aberrà – è stata fortemente voluta dal Dalai Lama in persona, molto sensibile verso le problematiche della comunità buddista tibetana presente in India. La missione ‘Piccolo Tibet’, nella regione Landak, nell’India settentrionale, a circa 4mila metri di altezza, si articola in due parti. Dopo un censimento dei vari casi nelle scuole e nei monasteri, curando le persone sul posto, assisteremo la popolazione locale in una clinica odontoiatrica allestita dallo staff tecnico italiano grazie al contributo della fondazione Andi che ha consentito l’acquisto degli strumenti necessari». Dopo l’inaugurazione dell’ambulatorio assieme al capo missione Guido Corradi e al tecnico Renato Pantano, resterà aperto e attenderà l’arrivo di altri dentisti volontari.

barberini

Il saluto prima della partenza con l’assessore Barberini

L’assessore Barberini A lodare l’iniziativa, prima della partenza, era stato anche l’assessore alla sanità della Regione Umbria Luca Barberini che aveva voluto stringere la mano ai due giovani medici prima della partenza. Orgoglioso della presenza dei due umbri alla missione, Barberini aveva detto: «Siamo vicini ai professionisti umbri che mettono a disposizione la loro competenza e passione per sostenere chi si trova in difficoltà. Ho chiesto al dottor Aberrà e al dottor Acquaviva di inviarci un report del progetto, affinché possa costituire un’iniziativa pilota che contribuisca a far conoscere nel mondo l’importante impegno degli umbri nel sociale e nella sanità».

Ladakh Amante del viaggio e della motocicletta, per Aberrà la missione è stata una vera e propria prova, considerata anche l’altitudine e le caratteristiche del territorio. La regione dell’India Ladakh viene chiamata ‘Piccolo Tibet’ non a caso, avvolta tutt’intorno dalle vette himalayane, e con temperature molto rigide d’inverno, quando il termometro scende sotto i meno 40 gradi, e con le sue strade sbriciolate dal gelo che salgono fino a 5 mila metri. Un’avventura in tutti i sensi, ma «Non servono gli elogi – aveva detto – regolo solo un po’ del mio tempo, il cui fine è ricordarmi che sono un privilegiato e non devo permettermi di lamentarmi».

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