C’è una svolta nell’ambito delle indagini condotte dalla procura di Spoleto, coordinata dal procuratore capo Alessandro Cannevale, sulla morte del direttore di banca 50enne spoletino, trovato senza vita nella mattinata di giovedì scorso nel garage della sua abitazione, a Spoleto. «In relazione al decesso di un uomo – si legge nella nota dell’autorità giudiziaria -, rinvenuto cadavere all’interno del garage di pertinenza dell’abitazione familiare sita in Spoleto, la procura della Repubblica ha iscritto un procedimento a carico di ignoti per l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio».
L’indagine e gli sviluppi
Le indagini – prosegue il procuratore Cannevale – sono in fase di sviluppo e finalizzate «all’accertamento delle cause della morte. È stato già compiuto l’esame autoptico sulla salma e sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti. Non risultano collegamenti – precisa la procura spoletina – con altri procedimenti iscritti presso questo o altri uffici giudiziari». Negli ultimi anni il 50enne aveva diretto, in quel di Terni, la filiale di un importante istituto di credito e pochi giorni prima di togliersi la vita, si era dimesso dal proprio incarico, per assumerne un altro analogo – sempre a Terni – presso la filiale di un’altra banca di caratura nazionale.