Diritto alla casa: «Serve un intervento»

Umbria, i candidati di Sinistra civica verde e Movimento 5 stelle: «Aprire una nuova stagione di edilizia residenziale pubblica»

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«In Umbria dovremo in breve tempo intervenire per rimodulare il regolamento regionale che ha modificato il metodo di calcolo dei canoni d’affitto per le case popolari». L’appello arriva dai candidati della lista Sinistra civica verde e Movimento 5 stelle: Antonio Luna, Roberto Galeazzi, Veronica Contessa, Angelica Trenta, Serenella Bartolomei e Thomas De Luca.

«Il problema della casa e dell’abitare deve diventare una priorità»

«La casa – scrivono – è un diritto essenziale della persona. Eppure è un diritto sempre più a rischio nel nostro Paese, dove il disagio abitativo sta assumendo caratteri di emergenza, colpendo fasce sempre più ampie di popolazione composte da cittadini con redditi bassi, giovani, anziani, disoccupati, migranti, ma estendendosi progressivamente anche a famiglie con reddito medio che subiscono un progressivo impoverimento». Questa condizione richiede «una pronta e sollecita risposta del Governo, per il quale il problema della casa e dell’abitare deve diventare una priorità, come annunciato dal ministro delle infrastrutture De Michelis. Deve pertanto riaffermarsi, come avviene in molti Paesi europei, un incisivo ruolo di programmazione a livello centrale. Nel Def si parla, infatti, di nuovi investimenti di circa un miliardo nel settore della casa, buon inizio per un programma organico di settore. In questa situazione di crisi economica e sociale, la risposta del fabbisogno casa non può che avvenire dall’edilizia residenziale pubblica. Nel nostro Paese le domande per avere una casa popolare sono circa 700 mila e viene al momento appena soddisfatto il 6% della richiesta. Si avverte quindi l’esigenza di prendere precisi impegni per avvicinare l’Italia agli altri paesi europei sul versante delle abitazioni pubbliche».

La situazione in Umbria

In Umbria, «nell’ultimo bando, ci sono state numerose domande e sono state soddisfatte circa il 9% delle stesse. Nella città di Terni è uscito il nuovo bando dove si prevede che le domande possano essere, dalle 450 alle 500. Le case però da assegnare nel bando sono appena 30, ovvero il 6% delle domande. Nella nostra regione dovremo pertanto intervenire in breve tempo per rimodulare il regolamento regionale che ha modificato il metodo di calcolo dei canoni d’affitto per le case popolari. Riteniamo che questa nuova metodologia di ripartizione, oltre ad aumentare in modo significativo gli affitti, provochi oggettive iniquità tra gli assegnatari, con particolare riferimento alle famiglie mononucleari o di due persone». L’impegno dei candidati della coalizione a supporto di Bianconi presidente, «non potrà che essere quello di operare per una ricomposizione delle distorsioni riscontrate, al fine di non incidere in modo nefasto sulla qualità della vita delle classi meno abbienti e al contempo riaprire una nuova stagione di edilizia residenziale pubblica».

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