Discarica di Gubbio, indagato il sindaco

Concluse le indagini su Colognola: oltre al primo cittadino indagati quattro responsabili per omessi campionamenti e scarichi illeciti

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Falde contaminate, percolato nelle acque, scarichi illeciti e omessi campionamenti. Si sono concluse le indagini di procura e carabinieri del nucleo operativo ecologico sulla discarica di Colognola a Gubbio. E tra gli indagati, cinque persone in tutto, c’è anche il primo cittadino Filippo Stirati, assieme a un dirigente, un tecnico comunale e altri due impiegati della società che si occupa della discarica, come riporta il Corriere dell’Umbria.

Gli indagati

Un nuova tegola, dunque, sulla gestione dei rifiuti in Umbria. L’inchiesta della procura ipotizza sforamenti rilevati nelle acque reflue, omessi campionamenti e un’anomala formazione di percolato al di fuori delle prescrizioni di legge. Assieme al sindaco di Gubbio, il cui comune è proprietario della discarica, gli inquirenti ipotizzano reati anche a carico di Raffaele Santini, dirigente del servizio ambiente del Comune, Enrico Minelli, assistente tecnico del direttore della discarica, Fabio Valter Filippetti e Luigino Capponi, direttore ed ex direttore tecnico della società cooperativa Cooprogetti.

Le indagini

Le ipotesi accusatorie si basano sui superamenti dei livelli di ione ammonio nelle falde che testimonierebbero la presenza di azoto «compatibile con un costante apporto di percolato che si è dispero nelle acque sotterranee». Dispersione che sarebbe stata agevolata dalla mancanza di impermeabilizazione del fondo nella parte più datata dell’impianto e dall’instabilità di una parte della discarica. Durante le indagini sono stati rilevati anche sforamenti delle concentrazioni di ferro, manganese, solfati e nitriti. In capo ai responsabili anche l’omissione di alcune procedure previste dalla legge dal 2010 al 2017, mentre sarebbero state inviate solo ‘mere comunicazioni’ ad Arpa. Tra le accuse anche i mancati campionamenti delle acque di ruscellamento durante i periodi di pioggia e le rilevazioni di soli due punti sui tre previsti.

La discarica

Per i cinque soggetti coinvolti nell’indagine sulla discarica di Colognola, da tempo al centro di esposti da parte di cittadini, ci sono altre contestazioni tecniche sulla gestione della discarica. Per la procura non sarebbero stati messi in atto idonei sistemi di copertura provvisoria dei lotti di discarica coltivati, finalizzati alla minimizzazione delle infiltrazioni delle acque meteoriche con conseguente maggiore e anomala formazione di percolato.

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