Erano i ‘boss’ della zona di Settevalli e la loro attività è stata fermata da un’operazione della sezione antidroga della squadra Mobile di Perugia. Due pregiudicati tunisini sono stati catturati al termine di un’indagine – partita nell’ottobre 2016 e conclusa lo scorso agosto – svolta per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Eroina e cocaina La polizia di Stato aveva nel mirino i due tunisini da tempo, noti per i trascorsi criminali legati al mondo della droga: erano loro a rifornire di eroina e cocaina numerosi tossicodipendenti della zona. Il principale indagato non si muoveva dalla propria abitazione di Settevalli per consegnare la sostanza stupefacente: aspettava i clienti sotto casa o nell’appartamento. Stesso schema per il suo connazionale.
Operativi da anni Le indagini della polizia di Stato hanno consentito di scoprire che i tunisini agivano da almeno due anni: le prime cessioni documentate risalgono infatti al 2015 e il volume d’affari era elevato considerando che molti assuntori – acquisti anche per tre volte a settimana, in alcuni casi giornaliero – erano clienti abituali.
La comunicazione I due utilizzavano una sorta di linguaggio in codice: l’indagato principale, ‘Rocco’, parlava di ‘roba bianca’ con in clienti o di ‘pallette’; in alternativa le droghe venivano chiamate ‘E’ o ’C’, ovvero eroina e cocaina. Per entrambi è scattato l’arresto con tanto di accompagnamento nel carcere di Capanne.
