Ben 25 chilogrammi di hashish trasportati a bordo di una Renault Megane, a Perugia: al maxi sequestro hanno fatto seguito quattro arresti da parte dei carabinieri della Compagnia di Spoleto. In carcere a Capanne, lunedì 9 maggio, ci sono finiti un 32enne spoletino, un 23enne di Perugia, un 47enne di origine marocchina e una donna di 28 anni, quest’ultimi due residenti nella città spagnola di Granada.
L’inizio L’indagine dei militari è legata al ‘monitoraggio’ del 32enne di Spoleto, già arrestato nel 2012 nell’operazione ‘Clean Sweep’ per aver portato in Italia, dalla Spagna, oltre 6 chili di hashish. Dopo averlo tenuto d’occhio per diverso tempo, lunedì i militari lo hanno visto in compagnia del giovane perugino e del 47enne marocchino. Un incontro avvenuto presso un hotel di Perugia, dove lo straniero aveva preso in affitto una stanza.
La scoperta Ad insospettire gli investigatori è stata la presenza di una Renault Megane nera, con targa spagnola, condotta da una donna con cui i tre si erano a loro volta incontrati. Il blitz è scattato di lì a poco: addosso al 47enne è stato trovato un ingente quantitativo di denaro, mentre il giovane di Spoleto aveva con sé altri contanti ma anche hashish e cocaina. La successiva perquisizione del mezzo ha portato alla luce l’ingente quantità di droga, nascosta nella carrozzeria, abilmente manomessa. Dentro c’erano 89 confezioni di hashish pronte da spacciare, per un peso complessivo di 25 chili e 200 grammi.
In carcere Per non essere scoperto, in particolare dai cani anti droga, il gruppo aveva adottato un’altra accortezza: negli involucri, sigillati e posti sotto vuoto, c’era anche del caffè. Per tutti è scattato l’arresto in flagrante. L’operazione ha portato anche al sequestro di 65 mila euro in contanti: si tratta di una parte del valore complessivo della droga sequestrata che si attesa intorno ai 150 mila euro. Una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 300 mila euro.
Convalida Giovedì mattina il gip di Perugia, Valerio D’Andria, ha convalidato i quattro arresti e disposto la custodia cautelare in carcere per il 32enne di Spoleto e i due cittadini stranieri. Arresti domiciliari, invece, per il 23enne di Perugia. I due italiani sono difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli e Franco Libori.
