Elettrocarbonium, lavoratori in strada

Terni, presidio delle maestranze dello stabilimento di Narni in Prefettura: «Ci hanno promesso che farano pressione sul Mise»

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Che le cose, per l’Elettrocarbonium, stiano prendendo – o che, quanto meno, rischino di prendere – una brutta piega, adesso è certificato. Visto che i sindacati hanno riportato i lavoratori in strada. Dopo tanto tempo.

Elettrocarbonium1In Prefettura Nel pomeriggio di mercoledì, infatti, hanno dato vita ad un presidio sotto la Prefettura, prima di essere ricevuti dal vice prefetto – la dottoressa Pagliuca è impegnata con la commissione sui rifiuti – al quale è stata illustrata la situazione che si sta venendo a determinare nello stabilimento di Narni.

Il Mise tace Nessun segnale, intanto, dal Ministero dello sviluppo economico: oltre al sindaco di Narni, le sollecitazioni sono arrivate anche dalla Regione dell’Umbria, ma tutte si sono infrante contro la barriera frangiflutti della segreteria di Giampietro Castano. Che non pare intenzionato – o non è in condizione di farlo – ad organizzare quell’incontro tra tutti i soggetti interessati: il sospetto è che si voglia aspettare l’esito della conferenza dei servizi, per vedere che piega prende la faccenda.

L’INTERVISTA A FABRIZIO FRAMARINI – IL VIDEO

Elettrocarbonium2La conferenza dei servizi Dalla Prefettura, comunque, è arrivata la promessa che anche l’ufficio territoriale del governo tenterà di mettersi in contatto con il potente dirigente del Ministero, anche se appare difficile che un incontro possa essere programmato prima di venerdì prossimo, quando nella sede della Regione, è in programma il confronto nel quale si dovrà stabilire quanti soldi ci vogliono per fare la bonifica dell’area e con quali modalità, considerando come superato il dilemma sui chi pagherà, visto che la multinazionale, attraverso il liquidatore, ha già fatto sapere di essere pronta a ‘scucire’ i soldi necessari.

 

 

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