Elettrocarbonium, scatta nuovo sciopero

Terni, all’azienda di Narni – dopo il gas – è stata ‘tagliata’ anche l’acqua e i lavoratori vogliono impedire che Monachino porti via il materiale rimasto in stabilimento

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Dopo il gas, hanno ‘tagliato’ anche l’acqua e alla gente dell’Eletrocarbonium – già provata da una comunicazione inviata dalla proprietà, nella quale si annunciava la volontà di svuotare il sito, portando via, visto che Sgl Carbon ha intimato la restituzione dello stabilimento, tutto il materiale di proprietà aziendale – sono saltati i nervi.

Sciopero I sindacati, preso atto che da martedì mattina non c’è più acqua in azienda, «fatto che porta a minare le norme igienico sanitarie a discapito dei lavoratori operanti nel sito» e che la decisione annunciata da Michele Monachino di svuotare l’azienda appare un palese segnale di disimpegno, hanno proclamato un nuovo sciopero «dalle 22 di martedì e con blocco della portineria. Lo sciopero perdurerà finché non verranno saldate tutte le spettanze arretrate: stipendio di febbraio 2016, quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim (assistenza sanitaria) a partire dal mese di ottobre 2015, nonché i contributi».

Il licenziamento Ma i sindacati tornano a chiedere anche «l’istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere, ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio 2015».

 

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