Elettrocarbonium: «Sindacati presenti»

Narni, dalle organizzazioni dei lavoratori segnali di speranza, ma anche di peoccupazione

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Delle segreterie territoriali e regionali
di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil

Le organizzazioni sindacali Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL negli scorsi mesi estivi non si sono mai fermate e oggi non si limitano a stilare sterili liste dei problemi che attanagliano il comparto chimico, ma rimangono sempre in prima linea, a fianco dei lavoratori, per cercare di risolvere le criticità che giornarlmente si presentano.

Nel corso degli ultimi anni, in balia della più grande crisi che il mondo abbia mai conosciuto, abbiamo nell’ordine: da una parte assistito alla scellerata scelta di Basell di chiudere il sito di Terni con tanto di codazzo di impegni presi e non mantenuti da qualche azienda e dalle istituzioni. Sempre nel polo chimico di Terni abbiamo contribuito in maniera decisiva a far uscire allo scoperto la gestione scriteriata, come peraltro appurato nelle aule dei tribunali, della gestione Fiorletta per quanto riguarda la Meraklon S.p.A e la Meraklon Yarn.

Da ultimo la vicenda ancora aperta della partita Sgl Carbon.

Su quest’ultima va fatta qualche riflessione e necessita una strategia comune che porti alla risoluzione definitiva.
Abbiamo capito fin dalla scelta del modo di chiudere il sito di Narni (liquidazione) che la vertenza sarebbe stata dura; ci siamo impegnati per quanto di nostra competenza, nel cercare una soluzione che salvaguardasse il lavoro e con esso i lavoratori.

La lista dei pretendenti a rilevare la Sgl non era lunghissima ed alla fine il Ministero di concerto con le istituzioni hanno optato per il progetto Morex.

Il sindacato sulla vicenda della scelta non ha mai sposato in maniera preconcetta l’una o l’altra soluzione. A noi interessava fare in modo che la fabbrica ripartisse. I progetti sono stati valutati presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Il nostro ruolo é sempre stato quello di rimanere nel merito; non abbiamo, insieme ai lavoratori, ceduto alle provocazioni giunte da più parti, per far saltare il banco. Qualcuno forse dimentica che la serietà dei lavoratori, da noi assistiti, ha permesso di far uscire indenni dalla fabbrica numerose tonnellate di elettrodi senza un graffio.

Questo é servito a portare avanti la trattativa e a togliere alibi a chi magari, non aspettava altro per mandare a monte qualsiasi operazione di ripartenza della fabbrica narnese.

Certo che poi un grazie mai arrivato ce lo saremmo aspettati, ma sta di fatto che la soddisfazione nel vedere le persone rientrare dopo qualche mese di mobilità in azienda ci sta ripagando degli sforzi fatti.

Tutto bene dunque? Certo che no, ovviamente.

Intanto abbiamo una quarantina di lavoratori, altamente qualificati, fuori dai cancelli in attesa di rientrare, e questa è una priorità anche perché ad alcuni di loro il 20 dicembre 2015 scadrà il periodo di mobilità e rimarranno senza alcun sostegno economico. Per far sì che rientrino e che i posti in essere vengano mantenuti devono crearsi le condizioni. L’azienda deve adoperarsi al fine di avere ordinativi, materia prima per fare gli elettrodi e tutte le altre misure necessarie per far ripartire in maniera stabile l’attività.

Nell’incontro avuto con la Dirigenza Aziendale, abbiamo constatato che gli impegni presi fino ad Agosto, compreso il rientro di una sessantina di persone in azienda, sono stati mantenuti; questo ha permesso di fare una produzione di ottima qualità. Il management ha anche ribadito la volontà di portare a termine gli investimenti programmati.
Questo non può far altro che farci piacere, ma non basta.

Intanto bisogna risolvere tutte le incombenze nei confronti dei lavoratori, il Dott. Monachino ha dichiarato che provvederà a sanare tutto il dovuto sotto l’aspetto economico.

Bisogna che tutti i soggetti, si mettano velocemente intorno ad un tavolo per mantenere gli impegni presi, ognuno per le proprie competenze e “responsabilità”.

Come Sindacato quindi siamo stabilmente sul pezzo; non siamo né distratti, né compiacenti e lavoreremo come sempre affinché gli impegni presi vengano mantenuti.

L’azienda Elettrocarbonium per permettere il rientro di tutti i lavoratori e rendere stabile la produzione, deve lavorare assiduamente sotto l’aspetto commerciale.

Bisogna lavorare tutti di concerto, far sì che le problematiche presentatesi sin’ora non si protraggano e non si verifichino in futuro.

 

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