Elezioni politiche 2022: il Pd si presenta ad Umbertide. «La destra ci porta al fallimento»

Presentati ufficialmente i candidati. Bori: «Un impegno di comunità per far vincere la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile»

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Il Partito Democratico dell’Umbria ha presentato candidati e programma, lanciando ufficialmente la campagna elettorale in vista del voto politico del 25 settembre. L’assemblea regionale, amministratori, segretari e candidati si sono riuniti domenica a Umbertide, negli spazi della Festa de l’Unità al parco Ranieri, per condividere temi e obiettivi. Su tutti la proposta di «un nuovo modello di sviluppo, che garantisca a ciascuno un lavoro dignitoso, servizi adeguati, diritti, una cittadinanza piena e opportunità all’altezza delle aspettative». Assenti, non passati inosservati, i candidati Anna Ascani e Walter Verini.

Le priorità per l’Umbria

«Abbiamo scelto una modalità non rituale, ma sicuramente più coerente con l’idea che abbiamo di una politica di comunità per le comunità, non un ‘io’ ma un ‘noi’, per lanciare il nostro impegno in vista del voto e per il dopo voto», ha sottolineato il segretario regionale Tommaso Bori. «Abbiamo presentato in assemblea, insieme a segretari di circolo e amministratori, i nostri candidati e i programmi, condividendo priorità per l’Umbria insieme agli obiettivi della campagna elettorale. Lotta alla povertà e alle disuguaglianze, lotta alle discriminazioni, parità e più opportunità per giovani e donne, salvaguardia dell’ambiente e una crescita giusta sono le parole d’ordine dei dem. Dobbiamo lottare con forza contro le nuove forme di povertà, contro la disoccupazione e contro il lavoro povero, contro la carenza di servizi adeguati, per dare a tutti un’opportunità. Dobbiamo lavorare per mettere in campo strumenti adeguati per la parità salariale e per l’accesso al lavoro, perché i giovani e le donne, che più di tutti hanno subito il peso delle crisi economiche e sociali, possano trovare uno spazio di realizzazione. Dobbiamo rimettere al centro i servizi pubblici essenziali, su tutti la sanità e la scuola. Dobbiamo sostenere l’iniziativa privata. L’orizzonte è uno sviluppo sostenibile in termini sociali, territoriali, ambientali, da raggiungere attraverso un modello solidale e inclusivo, che non mortifichi le aspirazioni e non lasci indietro nessuno. È evidente che tutto questo rappresenta l’alternativa, marcata e concreta, alle proposte reazionarie, settarie, razziste e discriminatorie, antieuropeiste delle destre».

Le persone

«Vogliamo essere – ha detto Francesco De Rebotti – il minimo comune denominatore nel territorio: ovvero partire dai bisogni delle persone e da chi può rappresentarli con una visione, con delle proposte, con la consapevolezza e l’energia necessaria». Secondo Stefano Vinti «stiamo prestando massima attenzione alle famiglie e alle aziende che saranno investite in maniera ancora più grave dai rincari delle bollette energetiche. Dobbiamo trovare subito forme e strumenti per calmierare gli effetti devastanti che l’energia ha nei bilanci aziendali e quelli familiari». Manuela Pasquino è convinta che «le nostre idee vanno fatte vivere, persona per persona, casa per casa, in tutti i luoghi di lavoro, e per questo serve la mobilitazione di tutta la nostra comunità democratica. Dobbiamo far capire a tutte quelle persone, soprattutto a chi oggi è in difficoltà, che il non voto non si traduce unicamente nell’astensionismo fine a sé stesso ma equivale a delegare ad altri la scelta del proprio futuro». Secondo Pierluigi Spinelli «il Partito Democratico parla alle persone e porta avanti i bisogni delle persone: la festa di questa sera ne è la rappresentazione reale. C’è una comunità che chiede attenzione e riscatto, una comunità che vuole stoppare l’oscurantismo dell’economia e dei diritti portato avanti dalle destre. Noi del Partito Democratico rappresentiamo questa forte esigenza del territorio, puntando su un programma che mira al rafforzamento dei diritti, dell’istruzione, dei servizi ai singoli e alle famiglie. Tutti temi che, anche a livello locale, le destre hanno seppellito. Tutti temi su cui il governo, prima che venisse sciaguratamente affossato, stava lavorando con progettualità concrete, confluite nel nostro programma. Tutti temi che ora è tempo di rilanciare con forza».

«Democrazia diffusa»

«Sono orgogliosa di essere candidata nelle liste di un partito che con azioni forti e concrete vuole garantire una scuola pubblica di qualità», ha sottolineato Claudia Ciombolini. «Lo dobbiamo ad ognuna delle bambine e ad ognuno dei bambini che verranno, e lo dobbiamo soprattutto a quelli più fragili, a tutti coloro che non trovano nella propria realtà familiare le risorse adeguate. Inoltre sono convinta che il modello di scuola che il programma propone, anche attraverso il tempo pieno, sia finalmente capace di facilitare la conciliazione vita/lavoro delle donne e faciliti l’occupazione femminile». Lorenzo Ermenegildi Zurlo pensa che «sia arrivato il momento di lasciarsi finalmente alle spalle la contrapposizione falsa tra diritti civili e diritti sociali. Continuare a dare credito a questa narrazione è un regalo alla destra, che infatti la usa per aizzare chi sta male contro chi sta peggio. Nessuno è il proprio orientamento sessuale, la propria nazionalità, il proprio status lavorativo e basta. Ciascuno e ciascuna di noi è insieme tante cose, spesso purtroppo vive più discriminazioni contemporaneamente, ed è evidente che occuparsi solo di alcuni aspetti non fa che approfondire le divisioni nel nostro tessuto sociale. In queste settimane faremo una campagna elettorale capillare: saremo nelle piazze, nei luoghi del lavoro e della produzione, al fianco dei cittadini e delle associazioni per spiegare le nostre ragioni». Daniele Gallina e Luca Preziosi hanno aggiunto che «lo faremo organizzando almeno un’iniziativa in ogni circolo – sono circa 200; ndr –  con i candidati e con gli alleati, puntando ad allargare la grande rete dei volontari dem sul territorio. Con una comunicazione diffusa, coerente e concentrata sulle proposte per il Paese».


Tommaso Bori

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