Ex Centrale umbra: ‘metro’ di Penelope

Circa trenta miliardi buttati: per andare in autobus. Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

Il treno o l’autobus? Qual è il mezzo più conveniente, più comodo, più veloce per collegare Perugia e Terni? Beh, se si potesse scegliere sarebbe comunque il treno. Ma il treno non c’è. O non c’è più da parecchio tempo e chissà per quanto ancora.

Metropolitana superficie Cerqueto9Si parla dei due capoluoghi, le due città principali di una regione che conta 894mila abitanti, che si spalma su 8.456 chilometri quadrati. Di una distanza pari a poco più di 82 chilometri per strada e 65 in linea d’aria, più o meno la distanza tra Fiano e Tor De Cenci se uno va a Roma.

Perugia–Terni, su strada, si fa in un’ora e sette minuti andando a poco più di 70 all’ora di media. E col treno? Quando la ferrovia centrale umbra era la più conveniente, e si chiamava Mua, ci volevano circa due ore. Ma si sa, quella era la ferrovia che collegava tutta l’Umbria dell’Ovest con Terni e Perugia. Il treno, partito da Terni, fermava a Gabelletta–Cesi, San Gemini, Acquasparta, Massa Martana, Rosceto, Collevalenza, Collazzone, Todi, Masciano, Deruta, Ponte San Giovanni. Poi da lì Piscille, Perugia Sant’Anna.

Metropolitana superficie Cerqueto3Per questo i giovani ternani che andavano all’università a Perugia lo chiamavano, con irriverenza ma anche con affetto, “La freccia del villano”. Capitava ogni tanto qualche guaio con soste improvvise in mezzo alla campagna. Un po’ di folklore, parecchi scambi di opinioni… La “Freccia” era anche un’occasione per conoscere e per conoscersi, direbbe quello.

Adesso invece… Ma che Freccia del Villano. Adesso si chiama metropolitana di superficie. Bella espressione che evoca treni che passano di continuo, stazioni affollate, rapidità ed efficienza. Poi scopri che se vuoi andare con la Metropolitana di superficie da Terni a Perugia intanto devi prendere l’autobus, perché il treno parte da San Gemini. Dal che s’arguisce che in caso di ritorno a San Gemini si scende e si riprende l’autobus. E comunque vicino al cartello (piccolo) che alla stazione di Terni avvisa i viaggiatori se n’è aggiunto un altro: l’autobus si può prendere anche a Massa Martana. Boh!

Metropolitana superficie CardetoTutta colpa dei lavori per adeguare quel pezzo di metropolitana che va da San Gemini a Terni. Lavori? Ma non erano cominciati anni fa? Fu allora che costruirono quelle cattedrali nel deserto che sono le fermate a Borgo Rivo, via Bramante, eccetera eccetera. Sì, proprio quelle che non servono a nessuno, che sono costate non si sa quanto prima per costruirle, poi per riportarle più volte allo stato di decenza. Stazioni lontane dalle case, abbarbicate sopra un “ripone”, con scalinate tipo Trinità dei Monti e tanti saluti alle agevolazioni per gli handicappati (ma tanto che ci vanno a fare?).

Stanno lavorando ancora a quei binari, dopo aver stravolto la vita a quelli di Borgo Rivo e Gabelletta, a “Cicionia”, come veniva chiamato il quartiere dal nome dell’assessore all’urbanistica che ne fu il “padre”. Gli hanno chiuso strade, messo sbarramenti, costruito altri itinerari per cui qualcuno prima di imparare a tornare a casa ha dovuto sbagliarsi per mesi. Tutto per costruire i binari della metropolitana, quelli che stanno – dice – facendo pure adesso, come se quella fosse la “metropolitana di Penelope”.

Metropolitana superficie Fosso Canale6E non parliamo dei soldi spesi. Ci buttarono anche trenta miliardi di lire (ma da quanto dura ‘sta storia!) che il governo aveva stanziato per costruirla davvero una metropolitana a Terni: era un progetto coraggioso, futurista, affascinante per certi versi. Una sfida. Una metropolitana vera, piccola. Dalla stazione a piazza della Repubblica per il momento. C’era appunto il progetto. C’erano i soldi dentro un cassetto comunale. Mancò il coraggio e quello, come al solito, non trova in farmacia. Meglio andare sul sicuro, pensarono: una bella metropolitana di superficie, anche se per uno che non ci capisce sembra come dire l’acqua asciutta, il fuoco freddo, il ghiaccio bollente.

 

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