Fabbrica d’armi Terni: «Tutelare l’organico»

Atto d’indirizzo di Francesco Filipponi (capogruppo Pd in consiglio comunale), che chiede alla giunta impegno per il Pmal, secondo sito industriale della città

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«Salvaguardare l’attuale organico e promuovere un ricambio di personale». Attraverso un atto d’indirizzo, il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Francesco Filipponi, chiede alla giunta impegno sulla ex Fabbrica d’armi, il polo di mantenimento armi leggere.

Il Polo «Le competenze principali del Polo – si legge nell’atto d’indirizzo – sono: il mantenimento delle armi leggere, l’allestimento di ricambi e strumenti verificatori, l’approvvigionamento e il rifornimento di materiali e ricambi per la manutenzione delle armi; tutte attività strettamente connesse all’impiego dei reparti sia in patria sia fuori area».

Il personale Secondo quanto scritto nell’atto d’indirizzo, «l’eccellente livello professionale acquisito negli anni non potrà essere trasmesso ai giovani per il blocco delle assunzioni. La situazione attuale, infatti, presenta carenze di organici in tutti i livelli e profili professionali, in particolare in quelli tecnici e direttivi. Inoltre, a causa dell’età avanzata, una parte rilevante del personale appartenente ai profili tecnici non sarà più completamente idonea allo stesso profilo, per età avanzata e prescrizioni di ordine medico che ne limitano l’operatività».

Il costo orario del Polo «è inferiore a quello dell’industria privata operante nello stesso settore e, negli ultimi anni, ha garantito, ad esempio alle forze armate, un risparmio per l’internalizzazione delle lavorazioni sulla mitragliera da 25 millimetri, tale da giustificare da solo l’esistenza dell’ente. Il Polo revisiona e gestisce armi provenienti da diverse ditte dislocate in vari Paesi europei ed è bene precisare al riguardo che non esiste alcuna altra azienda, pubblica o privata, nel nostro Paese, che possa svolgere analoghe funzioni, anche in relazione alle problematiche inerenti la concorrenza e la cessione di know how da parte delle aziende produttrici».

La riorganizzazione L’impianto della proposta di riorganizzazione della dotazione organica, redatto in seguito ad incontri tenuti tra le organizzazioni sindacali, il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore dell’esercito, ricorda Filipponi nell’atto, «modifica in aumento di 15 unità con profilo tecnico nella II area, la precedente proposta formulata in data 20 maggio 2014. L’impianto della proposta di riorganizzazione a 478 posizioni per i dipendenti civili, pur lasciando comunque ancora aperte questioni importanti, previste nei Decreti legislativi di attuazione della riforma dello strumento militare (distinzione dei compiti tra civili e militari, reinternalizzazione dei servizi, ecc.), sembra in parte venire incontro alle rivendicazioni manifestate più volte dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori del Polo. Inoltre che in seguito a numerosi incontri tra le istituzioni locali e il Ministero della Difesa è stato bandito un concorso per 6 profili tecnici, il quale deve ancora svolgersi, e che è stata assunta una ulteriore unità di personale proveniente da vecchie graduatorie. Il Ministero della Difesa, aveva anche garantito l’impegno di investire sulla formazione per nuovo personale presso la stabilimento di Terni».

Salvaguardare l’organico Nell’ottica di un’ottimizzazione delle spese pubbliche in tale contesto, il capogruppo Pd impegna la giunta «a chiedere, attraverso incontri che possono avvenire nell’ambito dei lavori delle commissioni consiliari, di concerto con i parlamentari umbri, al Ministero della Difesa, di salvaguardare l’attuale organico e di promuovere un ricambio di personale da convogliare nel ciclo produttivo del Polo, assicurando, così, oltre alla sicurezza dei nostri militari, anche una opportunità di lavoro qualificato per le generazioni più giovani. Inoltre, che venga concessa la possibilità di trasmissione di know how tramite esperienze di formazione, permettendo la realizzazione di una specificità all’interno del Polo».

Aprire fase di pianificazione Flipponi, poi, impegna la giunta a «chiedere, al fine di poter considerare accettabile la proposta ultima di dotazione organica, il rispetto di due condizioni ritenute fondamentali: impegno ad inserire progressivamente le posizioni organiche del personale della I Area, contestualmente al loro collocamento a riposo, nella II Area; garanzia che la pianta organica del Polo non sia più oggetto di riordino in senso riduttivo fino al completamento del processo di riconfigurazione dello strumento militare (2024), non potendo più, in caso contrario, essere assicurato lo svolgimento della propria mission». Infine, «di chiedere l’apertura di una fase di pianificazione delle assunzioni di personale civile volta ad interrompere il blocco del turn over e la costituzione di un tavolo tecnico al quale potranno partecipare Comune di Terni, Regione Umbria, Ministero della Difesa, Direzione dell’ente e forze sindacali».

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