Fere sotto pressione, l’invito’ a Bandecchi

Ternana, massima emergenza difensiva per la gara più importante della stagione. Pochesci e i rossoverdi devono vincere, parte dei tifosi si ‘appellano’ al livornese: «Non lo cacci»

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Comunque vada, sarà difesa inedita. Gasparetti e Signorini indisponibili, Valjent verso il forfait: Sandro Pochesci si gioca la gara più importante della stagione – per classifica, in primis, ma anche per evitare che la società prenda determinate decisioni in caso di risultati negativi nei 180 minuti che restano per arrivare al giro di boa – in una situazione di massima emergenza nel settore più vulnerabile della squadra. Intanto, tra i tifosi, c’è chi ‘invita’ Stefano Bandecchi ad andarci cauto sul trainer romano. Diretta su umbriaOn dalle 20.

LE PAROLE DI POCHESCI NEL PREPARTITA

Le scommesse e il pericolo «Se non fossi stato a Terni, mi sarei dimesso», la frase di Pochesci nel post Palermo. Il romano – normale che in pubblico si debba difendere il gruppo e il proprio lavoro – continua ad elogiare i rossoverdi e spera di poter invertire la rotta da giovedì sera: «Sono convinto – ha sottolineato mercoledì pomeriggio – che la squadra sia molto cresciuta. Normale che, chi di dovere, sa che occorre qualcosa: in tutti i sensi, anche un cambiamento tecnico. C’è bisogno di qualcosa: magari di uno, due, tre innesti. Molte scommesse sono state fatte, me compreso. Qualcosa è stato sbagliato, però rispetto all’aspetto tattico o tecnico ritengo che sia stato sbagliato il livello individuale». Insomma, tecnico e società si sono resi conti che in estate, magari, si è azzardato un po’ troppo.

POCHESCI SUL POSSIBILE ALLONTANAMENTO, LE SCOMMESSE E I PROBLEMI INDIVIDUALI, VIDEO

L’ipotesi cambio Dieci gare di fila senza vincere e penultimo posto in graduatoria. Il ‘patron’ non accetta – giustamente – solo il bel gioco, ma chiede le vittorie. Normale che, con questi risultati, l’allenatore possa quantomeno essere messo in discussione: «Questo gruppo – ha aggiunto Pochesci – è unito e compatto, la zizzania non si può mettere perché se i giocatori non danno retta all’allenatore non rimontano due reti a Pescara. La squadra è da elogiare. Se verrò cambiato vuol dire che avremo sbagliato, accade in tutte le piazze del mondo. La legge del calcio è questa, contano i risultati e i numeri».

Stefano Bandecchi

L’appello di una parte di tifosi a Bandecchi: «Non lo cambi» E sul tema hanno deciso di dire la loro – inviando una nota – una parte dei tifosi rossoverdi, i più ‘vicini’ al 54enne trainer della Ternana: «Ci rivolgiamo a lei – rivolti a Bandecchi – in rappresentanza di un folto gruppo di tifosi rossoverdi. Tifosi che amano condividere le proprie idee nel mondo virtuale e nella vita reale. Tifosi che frequentano assiduamente il Liberati, peraltro senza legami particolari con questo o quel settore dello stadio, e lo fanno perché amano le Fere. Le scriviamo in merito alle voci rimbalzate nelle ultime ore sull’eventuale esonero di mister Pochesci. Ovviamente non intendiamo intrometterci nelle scelte societarie, ma ci sentiamo in diritto di esprimere il nostro parere in quanto la passione per la Ternana è al vertice della nostra scala di valori. Forse le nostre opinioni non rispecchiano quelle, inevitabilmente variegate, dell’intero panorama del tifo rossoverde, tuttavia ci preme portare avanti quel progetto di conoscenza, idee, aggregazione e rapporto simbiotico tra sportivi e società più volte caldeggiato da lei e dal presidente Ranucci. In questa ottica desideriamo ribadire la nostra vicinanza alla squadra e al tecnico, vicinanza ancora più forte e sentita alla vigilia di un paio di partite fondamentali e in attesa del calciomercato di gennaio (spesso determinante in positivo nelle passate stagioni). Ci sembra incomprensibile (sempre ammesso che esista) la presunta volontà di allontanare un allenatore apprezzato e stimato dalla grande maggioranza della tifoseria, anche perché secondo gli addetti ai lavori (a livello locale e nazionale) il calcio proposto da mister Pochesci è divertente e innovativo. Purtroppo per una serie di concause (torti arbitrali compresi) finora non ha prodotto i risultati auspicati (in primis dalla dirigenza da lei capeggiata) ma a nostro avviso rappresenta l’unico strumento per uscire dalle secche della bassa classifica. Del resto questa Ternana rispecchia in pieno lo spirito operaio e guerriero della città e della sua gente e l’alchimia nata, malgrado una classifica deficitaria, tra tecnico e tifosi non è affatto casuale. Pertanto speriamo che lei non voglia attuare scelte sbagliate (o potenzialmente tali) per la sua Ternana. E poi i giocatori in rosa sono compatti intorno al loro allenatore. E questo vale più di mille chiacchiere da bar. La ringraziamo per l’attenzione accordataci, con la speranza di rivederla presto al Liberati. Cordiali saluti e sinceri auguri di Buon Natale». Servito l’invito’. Pochesci e i rossoverdi però devono vincere, né più né meno.

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