Ferranti, Forza Italia: «Roma come Terni»

Francesco Ferranti: «Pessimisti sul futuro del Comune, ma se il M5S chiede le dimissioni di Di Girolamo deve fare altrettanto con Virginia Raggi, visto che anche lei è indagata»

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La premessa è tutta rivolta alla città: «Terni – dice Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale -necessità di una iniezione di fiducia e di una ventata di entusiasmo. Ovvio questo non va fatto solo a parole, ma con progetti seri e affrontando i problemi seri e sfruttando le opportunità che si affacciano in prospettiva dall’area di crisi complessa fino a predisporre il piano di recupero per il teatro Verdi e a concludere i lavori di riqualificazione di piazza Tacito, ma anche sviluppare rapporto costruttivi con i privati, compresa la società Ternana calcio con la quale nessuna progettualità si è sviluppata fino ad oggi».

Francesco Ferranti

Il fallimento In tutti questi obiettivi, dice ancora Ferranti, «fino ad oggi l’amministrazione comunale ha fallito oppure è restata immobile. Siamo pessimisti sul fatto che questa stessa classe dirigente del Pd potrà far meglio soprattutto vista la lotta tra potentati che logora non solo il Pd ma gli interessi dei cittadini e le istituzioni».

L’INCHIESTA IN COMUNE

Virginia Raggi

Il M5S Ma poi Ferranti arriva al punto e, visto che nei giorni scorsi si era già sviluppata una polemica serrata, torna a rivolgere le proprie attenzioni al M5S: «Detto questo sul Pd – attacca il capogruppo di Forza Italia – resto sorpreso dalle dichiarazioni del consigliere Liberati che dice che un galantuomo indagato si deve dimettere, posso pure convenire con lui, ma un galantuomo deve prima di predicare bene per gli altri, agire coerentemente in casa propria, pertanto Liberati se coerente chieda le dimissioni anche della sindaca di Roma Raggi, anch’essa indagata».

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