di Gaia Nicchi
È una piazza del Bacio variopinta, piena di colori, atmosfere e contaminazioni quella che si presenta al visitatore, in questi giorni di Fiera dei Morti: Fontivegge, a Perugia, cerca il suo riscatto e lo fa anche attraverso la più antica fiera del centro Italia, con una sezione distaccata, voluta dal Comune di Perugia, in collaborazione con Unpli Perugia e altre associazioni del territorio. Dopo due giorni, però, alcuni operatori si sono lamentati della scarsa presenza di persone, come Paolo Bigatti che ha chiesto «maggiore visibilità» e «qualche iniziativa in più per pubblicizzare questa sezione di fiera».
«L’ottusità del perugino»
Proprio sabato, l’assessore al commercio del Comune di Perugia – Cristiana Casaioli – era in piazza del Bacio a verificare di persona la situazione: «Finora, gli organizzatori non hanno lamentato nulla». La conferma arriva da Tania Tempobuono dell’associazione ‘Creatività’: «Sono in Piazza dal primo giorno di fiera, ma non ho sentito alcuna protesta. Mi permetto di dire che lo scarso afflusso in piazza del Bacio, in parte, è dovuto all’ottusità del perugino che non va oltre gli schemi consueti. Ci sono stati, invece, molti turisti».
Chi è soddisfatto…
Anche Isabella Persichini è soddisfatta del suo stand in piazza del Bacio e dice che è pronta a «tornare pure il prossimo anno». Altri operatori hanno sottolineato «l’impegno di chi cerca di migliorare una zona della città problematica». Anna Antinolfi rivolge un appello a tutta la comunità: «Aiutiamo questa fiera per farla crescere».
…e chi no
Chi, invece, si dice amareggiato è Gianfranco Gallo: «Non c’è gente. Non ho incassato nulla», mentre Antonio Bruschi sostiene che «non è un mercato che va fatto in questi giorni».