Un passo avanti nel sin qui tortuoso percorso di restauro della fontana di piazza Tacito. E’ quello che il Comune – nell’ambito del tavolo tecnico di coordinamento con la Soprintendenza belle arti e paesaggio e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro – ha compiuto approvando il progetto esecutivo per la ‘prova di distacco’ dei mosaici del Cagli. Un test fondamentale per capire se si potrà procedere al restauro in situ dell’opera oppure si dovrò seguire la strada del rifacimento completo.
La parte interessata La ‘prova di distacco’ – per la quale è stato previsto un quadro economico di spesa di 17.200 euro con la ditta che verrà individuata, attraverso procedura negoziata, fra quelle indicate nell’elenco fornito dalla Soprintendenza – riguarderà un’area di due metri quadrati, in corrispondenza del segno zodiacale del Cancro. L’intervento verrà finanziato attraverso i fondi già erogati dalla Fondazione Carit per il recupero del monumento.
«Operazione delicata» «L’operazione – si legge nella determina dirigenziale legata all’approvazione del progetto esecutivo – riveste carattere di assoluta eccezionalità tanto da richiedere attente valutazioni non solo in riferimento al modo di effettuare lo stacco, ma anche in relazione allo stato di conservazione degli strati di supporto che compongono il mosaico. Poiché si tratta di un’operazione importante e complessa, soprattutto considerando il cattivo stato di conservazione in cui l’opera si trova, è necessario che l’intervento sia preceduto da un progetto che definisca in dettaglio le varie fasi esecutive e soprattutto da una prova di distacco in una zona significativa ma che non comprometta parti essenziali della decorazione». E così sarà fatto: dall’esito del test, in attesa che i lavori vengano affidati, dipenderà il destino del progetto di restauro di uno dei simboli della città , da troppo tempo finito in ‘naftalina’.