Giornalisti e tecnici: confronto sul calcio

Terni, l’occasione l’ha offerta un corso di aggiornamento – ‘Dai grandi club, ai vivai, ai dilettanti: prospettive e sviluppi al tempo della crisi’ – organizzato dall’Odg Umbria

Condividi questo articolo su

Il calcio italiano, dai grandi club ai dilettanti, e le sue prospettive future. Questi i temi del corso di formazione organizzato lunedì mattina dall’Ordine dei giornalisti dell’Umbria insieme al gruppo umbro dell’Ussi. A raccontare le loro esperienze, il giornalista ternano, nonché segretario della Lega nazionale dilettanti, Massimo Ciaccolini; il direttore sportivo, folignate di origine, e attuale vice di Paratici alla Juventus, Federico Cherubini; e un ex allenatore della Ternana calcio, attuale responsabile del settore giovanile del Cagliari, Mario Beretta.

La Lega nazionale dilettanti Il tema dell’incontro di lunedì era ‘Dai grandi club, ai vivai, ai dilettanti: prospettive e sviluppi del calcio italiano al tempo della crisi’ e a Massimo Ciaccolini è spettato il compito di illustrare il funzionamento dell’organismo che governa il calcio dilettantistico. «La Lega nazionale dilettanti e il settore giovanile hanno uno stretto legame, infatti, le attività del settore giovanile vengono svolte per il 90% dalla Lega nazionale dilettanti. La crisi ha influito molto nel nostro mondo, infatti, negli ultimi 5 anni, contiamo 1.500 società in meno: al 17 febbraio 2016 erano 13.235 le società di cui 9.761 dilettanti e 3.474 giovanili, per un totale di 1.019.245 di tesserati».

Dalla panchina al ruolo dirigenziale L’ex allenatore della Ternana calcio, Mario Beretta, ha raccontato della sua scelta professionale e di vita che lo ha portato ad abbandonare la panchina per dedicarsi a un ruolo dirigenziale, in particolare alla cura del vivaio rossoblu. «Era da qualche anno che volevo lasciare la carriera da allenatore perché per colpa di alcune dinamiche non riuscivo più ad essere razionale. Erano sempre più i momenti negativi e di tensione che quelli positivi. Conoscevo già il presidente del Cagliari e quando mi ha contattato chiedendomi di diventare responsabile del settore giovanile, ho colto al volo l’opportunità. Abbiamo messo sul tavolo le nostre idee, per la maggior parte condivise, e siamo partiti». Il campo all’inizio «mi mancava, ci andavo qualche volta, ma poi – sorride – ho capito che dovevo restare al mio posto e guardare da fuori. Siamo all’inizio di questo nuovo percorso nella costruzione di un settore giovanile all’avanguardia. Il nostro obiettivo è creare dei giocatori che saranno poi patrimonio del club e questo si può fare solo attraverso un percorso di crescita, non solo sportiva, ma anche personale. Tengo molto a curare l’aspetto scolastico e dare loro delle regole in campo e nella vita».

GUARDA L’INTERVISTA A MARIO BERETTA – IL VIDEO

Terni e la Ternana Di Terni, Mario Beretta, ha «un ottimo ricordo perché sono stati due anni molto belli, sia dal punto di vista professionale come allenatore, sia personale perché nel primo anno – il 2002 – nacque mio figlio, quindi avrò sempre un ricordo positivo di questa città. Ci siamo divertiti molto, un impatto forte per me. Per quanto riguarda la stagione in corso la Ternana ha passato dei momenti di difficoltà e credo che in questo momento sia importante mantenere la categoria perché tutto sommato sta facendo un percorso positivo».

La crescita dei giovani Infine, la parola a Federico Cherubini che ha illustrato il suo lavoro di ‘scouting’ dei nuovi talenti per conto di un grande club come quello bianconero. Cherubini ha rimarcato l’importanza di un percorso scolastico per i giovani calciatori. Nella Juventus anche i ragazzi della primavera hanno un fitto calendario, tra cui la Uefa youth league, e di conseguenza poco tempo da dedicare allo studio. Per questo motivo il club bianconero è l’unico ad avere un liceo interno per seguire la ‘carriera’ scolastica dei giovani. Questa scelta trova opinioni contrastanti tra i genitori, perché c’è chi apprezza molto il fatto che il proprio figlio possa continuare a studiare pur intraprendendo una carriera calcistica e chi, invece, considera il calcio e l’allenamento fisico una priorità assoluta. Punti di vista.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli