Giove, geometra alla sbarra: assolto

Terni – Era accusato di falso e truffa per vicende datate 2012. Il Comune si era costituito parte civile contro il professionista

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Assolto per non aver commesso il fatto, in merito alla contestazione di falso. Non doversi procedere per intervenuta remissione di querela, per ciò che attiene l’ipotesi di truffa. Queste le motivazioni, in breve, della sentenza emessa venerdì dal tribunale di Terni, giudice Elisa Fornaro, nei confronti di un geometra 43enne di Giove, libero professionista.

Le accuse

L’uomo era accusato di aver truffato due privati che si erano rivolti a lui per delle richieste di sanatoria e di permesso a costruire che – era il 2012 – non erano state depositate presso il Comune di Giove. Una vicenda che, per inciso, era sfociata anche in un altro procedimento penale per lottizzazione abusiva, concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati da parte del giudice Federico Bona Galvagno. Il processo che ha visto venerdì la sentenza di primo grado era anche per l’ipotesi di falso, connessa al presunto utilizzo di timbri falsi, apposti dal geometra sui documenti autorizzativi in questione.

Le richieste, la decisione

Per quest’ultimo reato, in aula l’accusa ha chiesto una condanna a due mesi e venti giorni, nulla invece per la truffa, essendo state già rimesse le querele a suo tempo. Più radicale il punto di vista del Comune di Giove, parte civile attraverso due avvocati, che ha chiesto il risarcimento dei danni patrimonali, morali nei termini di lesione dell’immagine dell’ente, di subordinare la sospensione della pena – in caso di condanna – al pagamento delle provvisionali e quindi la pubblicazione della sentenza su una testata giornalistica. Nulla di tutto ciò, visto l’esito del procedimento favorevole al geometra 43enne, assistito dall’avvocato Alessio Pressi.

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