Gli ‘rubano’ la ragazza e lui chiama la polizia

Orvieto, per la rabbia denuncia un omicidio inesistente e rimedia una denuncia

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Il poliziotto di servizio, quando in piena notte è arrivata la telefonata, ha fatto un balzo sulla sedia: «Correte – diceva la voce all’altro capo del filo – c’è stato un omicidio vicino alla stazione ferroviaria», poi la telefonata anonima si era interrotta.

L’allarme Ovviamente l’agente ha richiesto l’intervento di una pattuglia, richiamando nel frattempo il numero che era apparso sul display. E il fatto che il telefono squillasse a vuoto ha provocato una certa apprensione. Dopo vari tentativi, però, l’uomo rispondeva finalmente al telefono e candidamente ammetteva che non c’era stato nessuno omicidio, ma che lui aveva chiamato il 113 per rabbia.

Geloso In buona sostanza era successo che l’uomo, un pregiudicato orvietano di 44 anni, tossicodipendente, aveva chiamato la polizia perché la sua ragazza se ne era andata via con un suo amico che lui non sopportava. Ma il reato di furto, in questo caso, non è riconosciuto e l’uomo è stato denunciato per procurato allarme.

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