Sottosegretari, Coletto resta in Umbria

Governo Draghi, Sereni viceministro agli Esteri, Ascani allo Sviluppo economico. Saltamartini a bocca asciutta

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Al termine di lunghe trattative Mario Draghi ha completato la sua squadra di governo con l’elenco di viceministri e sottosegretari. Non c’è Dario Coletto, già sottosegretario nel Conte 1, che quindi resta assessore in Umbria. Non c’è Barbara Saltamartini referente provinciale della Lega a Terni, di cui pure si era parlato. Ci sono invece – e si tratta di conferme – Anna Ascani e Marina Sereni, che diventano rispettivamente sottosegretario allo Sviluppo economico (nel Conte bis era sottosegretario all’Istruzione) e viceministro agli Esteri (una conferma). Novità l’ingresso dell’ex assessore regionale del Lazio, Alessandra Sartore, Castiglionese di nascita.

La squadra di governo

Alla fine ci sono 11 sottosegretari per il M5s, 9 per la Lega, 6 per FI e Pd, 2 per Italia Viva, uno di Leu, uno del centro democratico, e uno di più Europa.

Di seguito la lista dei Sottosegretari oggi nominati. Sarà successivamente designato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport.

  • Presidenza del Consiglio
    • Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (rapporti con il Parlamento)
    • Dalila Nesci (Sud e coesione territoriale)
    • Assuntela Messina (innovazione tecnologica e transizione digitale)
    • Vincenzo Amendola (affari europei)
    • Giuseppe Moles (informazione ed editoria)
    • Bruno Tabacci (coordinamento della politica economica)
    • Franco Gabrielli (sicurezza della Repubblica)
  • Esteri e cooperazione internazionale
    • Marina Sereni – viceministro
    • Manlio Di Stefano
    • Benedetto Della Vedova
  • Interno
    • Nicola Molteni
    • Ivan Scalfarotto
    • Carlo Sibilia
  • Giustizia
    • Anna Macina
    • Francesco Paolo Sisto
  • Difesa
    • Giorgio Mulè
    • Stefania Pucciarelli
  • Economia
    • Laura Castelli – viceministro
    • Claudio Durigon
    • Maria Cecilia Guerra
    • Alessandra Sartore
  • Sviluppo economico
    • Gilberto Pichetto Fratin – viceministro
    • Alessandra Todde – viceministro
    • Anna Ascani
  • Politiche agricole alimentari e forestali
    • Francesco Battistoni
    • Gian Marco Centinaio
  • Transizione ecologica
    • Ilaria Fontana
    • Vannia Gava
  • Infrastrutture e trasporti
    • Teresa Bellanova – viceministro
    • Alessandro Morelli – viceministro
    • Giancarlo Cancelleri
  • Lavoro e politiche sociali
    • Rossella Accoto
    • Tiziana Nisini
  • Istruzione
    • Barbara Floridia
    • Rossano Sasso
  • Beni e attività culturali
    • Lucia Borgonzoni
  • Salute
    • Pierpaolo Sileri
    • Andrea Costa

Le reazioni

Marina Sereni su Twitter

Anna Ascani su Facebook

Le felicitazioni di Bacchetta

«Nella rosa dei viceministri e sottosegretari di fresca nomina con i quali è stata completata la squadra del neonato Governo Draghi schiera un viceministro, Marina Sereni agli Esteri e due sottosegretari, Anna Ascani allo sviluppo economico e Alessandra Sartore al Mef. Se alle nostre rappresentanti si aggiunge chi, come Giorgio Mulè (sottosegretario alla Difesa) e lo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno trasferito da anni la propria residenza in Umbria c’è da essere soddisfatti per il risultato raggiunto».

«L’Umbria vive in questo momento una situazione di grande difficoltà a causa della pandemia che ha acuito i già gravi problemi legati al terremoto del 2016 e del progressivo arretramento economico e demografico. Problematiche che le donne e gli uomini di governo che provengono dalla nostra regione ben conoscono e che sono certo metteranno nell’agenda dei loro prossimi impegni. Nel congratularmi quindi con i nostri parlamentari chiamati al delicato compito di far rinascere l’Italia dalle macerie dell’emergenza sanitaria, rivolgo anche un sentito ringraziamento a Laura Agea, tifernate, per l’ottimo lavoro svolto in qualità di sottosegretario nel Governo Conte. L’auspicio è quello di tornare presto alla normalità. Obiettivo che potremo raggiungere se le Istituzioni dallo Stato ai Comuni passando per le Regioni e le Province sapranno trovare l’unità di intenti seguendo l’esempio del Governo nazionale che, pur nelle differenti provenienze politiche, si adopera per il bene comune».

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