Gruppo Novelli al Mise, presidio dei lavoratori

Il 18 aprile, in occasione del vertice al Mise, i lavoratori di Terni e Spoleto saranno sotto al ministero per mettere pressione

Condividi questo articolo su

Per il gruppo Novelli, denunciano i sindacati, «il tempo stringe e più volte abbiamo dichiarato in tutte le sedi che non vogliamo essere informati a giochi fatti, i sacrifici che i lavoratori hanno fatto in questi anni, hanno permesso di evitare il peggio ed ora in vista di una possibile prospettiva positiva della vertenza non si lasceranno passare sopra la testa scelte che non siano state oggetto di confronto e di accordo tra le parti a salvaguardia di tutti i business aziendali e soprattutto dei livelli occupazionali».

Le richieste Il messaggio arriva a pochi giorni da un importante incontro, in programma per il 18 al Mise: «Pretendiamo chiarezza e trasparenza – dicono i sindacati – sull’attuale stato dell’arte inerente la vendita del gruppo Novelli, affidata dal CDA al broker Vitale & Co. Nell’incontro del 18 al Mise pretendiamo risposte concrete sul percorso che dovrà affrontare il gruppo nei prossimi mesi, percorso nel quale i lavoratori intendono essere protagonisti. Il nuovo imprenditore deve essere affidabile e tenere insieme i business pane, uova, pastorizzato e rilanciare il mangimificio. Ma non solo, devono essere salvaguardati i livelli occupazionali».

L’accusa Il territorio ternano e spoletino, è la priorità, «non può permettersi tagli di posti di lavoro, ma deve puntare allo sviluppo alla crescita del made in Umbria che tutti ci invidiano. Inoltre più volte abbiamo denunciato la mancanza di un confronto serio a livello di siti produttivi e di territori, per questo nonostante le tante promesse e rassicurazioni la credibilità della controparte è ormai compromessa dai suoi stessi comportamenti».

Il presidio Per questi motivi, dicono i sindacati, «chiediamo alle istituzioni locali e regionali di essere vigili sul percorso affinchè si arrivi ad una soluzione che dia prospettive al territorio ed ai lavoratori e alle loro famiglie», ma
per tenere alta l’attenzione, «essendo aperto lo stato di agitazione, una delegazione di lavoratori effettuerà un presidio davanti al Mise il Mise dalle 17 alle 20 del 18 aprile», in occasione dell’incontro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli