Il terremoto infinito: oltre 1.100 scosse

La terra continua a tremare in Umbria, nelle Marche, nel Lazio ed in Abruzzo, mentre prosegue il trasferimento degli sfollati

Condividi questo articolo su

Una nuova serie di forti scosse di terremoto – la più forte alle 8.56 di martedì mattina, di magnitudo 4,8 (l’Ingv corretto la prima valutazione, che era più bassa di un decimale) e con epicentro ad Acquacanina, in provincia di Macerata – hanno fatto crescere paura e tensione nelle zone martoriate dal sisma.

terremoto-ingvOltre 110 scosse «Dopo l’evento del 30 ottobre, alle 07,40 ora italiana di magnitudo 6.5 – spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – sono stati localizzati complessivamente oltre 1100 eventi sismici. Alle ore 11 di oggi, 1 novembre, sono oltre 240 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 19 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete sismica nazionale».

A NORCIA SI METTONO AL SICURO LE OPERE D’ARTE – IL VIDEO

Il ‘cratere’ Nove sindaci umbri – Fabrizio Cardarelli, (Spoleto), Nando Mismetti (Foligno), Donatella Tesei (Montefalco), Annarita Falsacappa (Bevagna), Bernardino Sperandio (Trevi), Moreno Landrini (Spello), Andrea Reali (Castel Ritaldi), Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino), Domizio Natali (Campello sul Clitunno) – hanno chiesto al governo che anche i loro territori (sono 14 i Comuni già inseriti nella lista) vengano compresi nell’area del cosiddetto ‘cratere’, in seguito ai danni riscontrati dopo la forte scossa di domenica. «Chiediamo al Governo di allargare il cosiddetto ‘cratere’, il perimetro contenuto nel decreto legge del 17 ottobre che individua i Comuni maggiormente colpiti e stabilisce quindi le misure previste per gli immobili distrutti o danneggiati e gli interventi di emergenza. Riteniamo indispensabile che i nostri Comuni facciano parte di questo perimetro».

Gli sfollati Prosegue, intanto, il trasferimento delle persone che sono state costrette a lasciare le proprie case. Per ora sono oltre 15mila le persone assistite dal servizio nazionale della Protezione civile: ci sono quelle accolte in strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre 4.000 negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa 3.000 persone in Umbria e altre 7.000 nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Ma si tratta di numeri destinati a salire. Secondo gli esperti dell’Ingv, il sisma potrebbe aver provocato un abbassamento del terreno superiore a 25 centimetri.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli