Incidenti in Umbria, numeri in chiaroscuro

Secondo i dati Istat, nel 2018 sono stati in leggero aumento, ma è diminuito il numero di morti. Ruggero Campi, presidente Aci Perugia: «Dati confortanti»

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Sono stati 2.385 gli incidenti stradali rilevati nel 2018 in Umbria, causando il decesso di 48 persone e il ferimento di altre 3.400. Rispetto al 2017 aumentano sia gli incidenti (dell’1%), che i feriti (del 4,4%), in controtendenza rispetto ai dati nazionali dove si ha un calo rispettivamente dell’1,4% e dell’1,6%. Invariato, invece, è il numero delle vittime della strada a fronte di una diminuzione del dato nazionale. Sono solo alcuni dei dati elaborati dall’Istat e diffusi nel corso della conferenza stampa organizzata dalla delegazione di Perugia dell’Automobile club Italia (Aci), mercoledì 18 dicembre nel capoluogo umbro.

I pedoni

Le statistiche, riferite all’anno 2018, riferiscono ancora che gli utenti vulnerabili per età, quindi bambini e anziani, deceduti in incidenti stradali, sono inferiori alla media nazionale: si parla di un 43,8% contro il 45,3%. Aumenta però, l’incidenza di pedoni deceduti negli ultimi nove anni in Umbria, dal 2010 al 2018, che è passata dal 15,2% al 18,9%, in linea con la media nazionale. Tutto questo ha un costo sociale che è stato quantificato, per il 2018, in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale e in circa 242 milioni di euro in Umbria.

«Andamento positivo»

«I dati sono confortanti», ha evidenziato Ruggero Campi, presidente dell’Aci Perugia. «Le morti per incidenti stradali in Umbria sono diminuite e anche se diminuiscono di una sola unità bisogna essere soddisfatti. L’andamento è positivo ma c’è ancora tanto da fare. Ritengo che l’incidente stradale sia sempre figlio della distrazione dell’automobilista, quasi sempre per via del telefono cellulare. È un problema di educazione civica essenzialmente. Gli insegnanti e le famiglie, da questo punto di vista, possono fare tanto». Accanto a Campi, presenti alla conferenza anche Erika Borghesi, consigliera con delega alla mobilità della Provincia di Perugia, Luca Merli, assessore alla mobilità del Comune di Perugia, Sabrina Angiona, dell’Ufficio territoriale Istat per l’Emilia-Romagna, la Toscana e l’Umbria, e Marco Giorgiano, responsabile del servizio prevenzione e protezione del comando dei vigili del fuoco di Perugia, oltre a rappresentanti delle forze dell’ordine, carabinieri, guardia di Finanza, polizia Locale e polizia Stradale.

Guida distratta

Nell’incontro è emerso come siano le strade urbane i luoghi in cui si riscontrano la maggior parte di incidenti e feriti: nel 2018, in Umbria si sono verificati 1.530 incidenti (1.294 nel 2017), su questo tipo di strade, il 64% del totale. Guida distratta, velocità troppo elevata e mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforo rosso sono le principali cause, che riguardano il 47% dei casi. «Il Comune – ha commentato Merli – si è sempre fatto promotore della cultura dell’educazione e del comportamento corretto nelle strade. Abbiamo la consapevolezza che le nostre strade non sono in condizioni meravigliose e abbiamo intrapreso un piano di risanamento del manto stradale».

Le strade con più incidenti

Le strada con più incidenti, nel 2018, è stata la Statale 003 bis Tiberina (140 incidenti, di cui 2 mortali), che risulta essere la strada ‘di interesse umbro’ a più elevato indice, seguita dalla via Flaminia (84 incidenti, di cui 3 mortali) e l’autostrada del Sole (37 incidenti di cui 4 mortali). L’indice di mortalità medio in Umbria è di 3,1 morti per 100 incidenti sulla rete viaria principale, con una densità di 0,5% di incidenti per chilometro. Questi sono concentrati per lo più nel periodo primaverile ed estivo. Tra aprile e settembre si contano il 53% circa degli incidenti avvenuti durante l’anno, anche se nel solo mese di ottobre si sono verificati 244 incidenti in Umbria, il 10% del totale.

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