Italia, 12 aprile: «Meno stress sugli ospedali»

1.984 positivi in più e 431 decessi. RIcheldi: «Da giorni ricoveri in calo anche nelle intensive. Segno che le misure funzionano»

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Quotidiana conferenza stampa – quella di domenica 12 aprile – da parte della Protezione civile nazionale per analizzare l’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Con il capo dipartimento Angelo Borrelli, il professor Luca Richeldi, primario di pneumologia del ‘Gemelli’. «I casi attuali – ha detto Borrelli sono 102.253 con un incremento di 1.984 unità rispetto a ieri (sabato erano 1.996, ndR). Dall’inizio dell’emergenza registriamo 156.363 casi di coronavirus (numero che comprende positivi, guariti e deceduti, ndR) ed oggi l’aumento è stato di 4.092 pazienti (4.694 sabato). I guariti sono 34.211, ovvero 1.677 in più rispetto a ieri (sabato l’incremento era stato di 2.079 unità, ndR). Scendono ancora i ricoveri in intensiva: sono attualmente 3.343, 38 meno di ieri. Purtroppo registriamo 431 decessi».

 

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Il commento

«Ci sono tre dati – ha detto il professor Richeldi – molto affidabili per dare il senso dell’impatto della pandemia sul sistema sanitario nazionale. Da una settimana abbiamo un dato negativo, in calo, dei ricoverati: oggi ne contiamo 297 in meno. La pressione sui nostri reparti sta calando. Poi c’è il dato della terapia intensiva, con il nono giorno consecutivo di segno negativo in merito ai ricoveri nelle intensive che sono il punto chiave del sistema nazionale. Terzo punto, quello dei deceduti: oggi, da due settimane, si registra il numero minore di deceduti. Sono tantissimi ma il trend sta ad indicare, insieme agli altri due, che le misure stanno avendo un impatto sulla diffusione del virus».

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