La centrale di spaccio a Rocca San Zenone non ‘funziona’ più: 2 arresti fra botte e aggressioni

Terni – Blitz dei carabinieri nel ‘covo’ allestito da due marocchini nel bosco. Feriti due militari ma loro sono finiti in carcere

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Il ‘covo’, noto e più volte segnalato dai cittadini della zona, è in Valserra, a due passi dall’abitato di Rocca San Zenone. Per giorni i carabinieri del nucleo investigativo di Terni, in collaborazione con i colleghi forestali, hanno monitorato la situazione, accertando che era proprio quella fitta boscaglia ad ospitare le costanti attività di spaccio di droga condotte da due soggetti di nazionalità marocchina: J.B. di 33 anni e F.S. di 28. Così nei giorni scorsi i militari sono entrati in azione, cinturando l’area e facendo scattare il blitz che ha consentito, non senza conseguenze, di arrestare i due che sono irregolari in Italia e già gravati da svariati precedenti.

Ecco come avveniva lo spaccio a Rocca San Zenone – Il video dei carabinieri di Terni

Violenza nel bosco

Quando si sono resi conto di essere braccati, i due spacciatori hanno reagito con violenza, tanto che un carabiniere del Nucleo investigativo ha riportato lesioni ad una mano giudicate guaribili in trenta giorni, mentre un altro militare è stato refertato in pronto soccorso con otto giorni a seguito delle contusioni. Alla fine il risultato è che i due, che hanno tentato inutilmente di gettarsi da un dirupo, sono stati bloccati e arrestati. Con loro avevano 100 grammi di cocaina, 140 di hashish, due bilancini di precisione e 3 mila euro in contanti. Ora si trovano nel carcere di vocabolo Sabbione, accusati di spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Il modus operandi

Quel punto della Valserra, da cui si accede attraverso una piazzola lungo la strada e quindi un sentiero stretto che attraversa una gola, è da tempo frequentato e noto a chi cerca droga. I due si erano ben organizzati, con altrettante tende in mezzo alla macchia e poste su un piano naturale rialzato rispetto alla gola. Da lì si ‘affacciavano’ – tenendo sempre il volto ben coperto dagli scaldacollo per non essere riconosciuti dai clienti – per consegnare la droga al tossicodipendente di turno. Un rapido scambio lontano da occhi indiscreti e il gioco era fatto. Attorno alle tende i carabinieri hanno trovato rifiuti, bottiglie, residui di cibo, escrementi: segni delle attività condotte in loco, da tempo, e di una permanzenza che abbracciava buona parte della giornata. Sempre lì i militari hanno individuato numerose batterie per autovetture: si indaga per capire se alcuni recenti furti avvenuti nel Ternano, siano riconducibili ai due soggetti o ad altri che potrebbero aver scambiato tali dispositivi con la droga. A seguito dell’udienza di convalida, il tribunale di Terni ha confermato per entrambi gli arrestati la custodia cautelare in carcere.


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