L’archistar Rota assessore ad Assisi

L’architetto milanese entra come tecnico nell’amministrazione guidata da Stefania Proietti. Traviceilli si è dimessa e per l’opposizione è stata «dismessa»

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L’architetto Italo Rota entra in Giunta comunale ad Assisi in qualità di assessore tecnico esterno. A lui, spiega la sindaco Stefania Proietti, «la delega alla Forma e Rigenerazione sostenibile della Città, del Sistema Ecoculturale e del Paesaggio. La città aveva bisogno di accelerare ed approfondire una grande e profonda riflessione in tema di riqualificazione e rigenerazione urbana oltre che occuparsi con sempre più attenzione della tutela e valorizzazione del nostro straordinario paesaggio. Con l’arrivo di Italo Rota sapremo affrontare questa sfida potendo contare su una tra le più significative risorse culturali del nostro paese, capace di proiettare Assisi in una dimensione ed in un confronto che va ben oltre la scala regionale».

Il rimpasto L’ingresso di Italo Rota, «condiviso da tutte le forze politiche di maggioranza che sostengono la giunta, consente anche una redistribuzione delle deleghe all’interno della stessa giunta comunale. Il Sociale e la Scuola passano quindi all’assessore Simone Pettirossi mentre sarà il vice sindaco Valter Stoppini ad assumere le deleghe relative ai Servizi demografici e Toponomastica. Rimangono invece invariate le deleghe già precedentemente attribuite agli assessori Veronica Cavallucci ed Eugenio Guarducci».

Rota Nato a Milano nel 1953, si è laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1982. All’inizio degli anni ottanta si è trasferito a Parigi, per il progetto dell’allestimento museale del Musée d’Orsay, vinto con Gae Aulenti. Nel 1985 ha vinto il concorso per la realizzazione delle nuove sale della Cour Carré del Louvre, inaugurate nel 1992. Per il nuovo assessore «sarà fondamentale un coinvolgimento dei cittadini come competenti delle diverse forme dell’abitare di Assisi: la città alta, la città bassa e quella nuova, i suoi borghi e le sue montagne, le sue zone industriali. Una città millenaria in cerca di un futuro per il suo passato. La nuova forma della città è legata al lavoro. Senza lavoro non può esserci rinnovamento della città».

Travicelli Per Claudia Travicelli, assessore dimissionaria, la sindaco Proietti si è limitata a dire che «non posso fare a meno di ringraziarla per aver lavorato in questo primo anno della nostra amministrazione con dedizione per il bene della città di Assisi».

«Assessore dismessa» I consiglieri di opposizione Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini, però, sono fortemente critici: «La Travicelli sempre più si andava profilando come la vittima designata del rimpasto per la sua qualità di assessora a sostegno della sindaca. Pare inoltre che non fosse neanche troppo simpatica ad un certo assessore, il quale al contrario gode del sostegno incondizionato della sindaca. Scontenta probabilmente la sindaca, che voleva la tranquillità della giunta, scontento il PD perché avrebbe voluto quale assessore una persona del territorio. Infatti con Guarducci ora sono due gli assessori non residenti nel comune, quasi a voler avvalorare la tesi che in Assisi non ci sono persone che ne conoscono i problemi o che sanno amministrare. Quindi non si capisce bene se ha vinto la sindaca o il PD. Di certo ha perso la democrazia. Quello che è chiaro è che questa amministrazione dopo ben oltre un anno nulla ha fatto forse anche per le diatribe interne che mai si sono attenuate; ciò a scapito dei cittadini che sono alla ricerca di posti di lavoro, delle molte famiglie in difficoltà, della crisi del turismo, del territorio che ha sempre maggior degrado e di una struttura comunale sempre meno motivata per la mancanza di una guida sicura».

 

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