Lavoro, a Terni è lotta al sommerso

Confartigianato Imprese in campo contro l’abusivismo, Franceschini: «Sensibilizziamo i consumatori sui rischi che corrono»

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Il sommerso rappresenta il terzo settore in Umbria, dopo servizi e manifatturiero, con quasi 47 mila occupati. Circa il 12,9% degli occupati totali è irregolare, un valore quest’ultimo in crescita dell’1,1% tra il 2011 e il 2016. In termini di valore aggiunto, secondo le stime, sempre in Umbria il lavoro sommerso ha superato i 1.100 milioni di euro, con un’incidenza del 5,7% su quello della regione. Un fenomeno dunque largamente diffuso, contro il quale Confartigianato Imprese Terni si sta mobilitando: ne è testimonianza l’iniziativa ‘Stop all’abusivismo – Noi scegliamo legalità, salute e professionalità’, organizzata giovedì pomeriggio presso la sala conferenze della Camera di commercio per approfondire le problematiche e capire quali iniziative poter pianificare per arginarle.

L’evento

Presenti istituzioni, autorità e organi di vigilanza, che già hanno concordato di impegnarsi nella lotta contro le attività irregolari in un tavolo di confronto presso la prefettura di Terni. Tra i relatori dell’evento di giovedì, oltre al prefetto Paolo De Biagi e al vice sindaco Andrea Giuli, anche il presidente di Confartigianto Imprese Terni, Mauro Franceschini, il direttore Michele Medori e il responsabile dell’ufficio studi dell’associazione di categoria, Enrico Quintavalle.

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