Locali ad associazioni, c’è il bando Ater

Sono trentaquattro gli immobili a disposizione in tutto il territorio regionale: spiccano Perugia e Terni

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Un bando per assegnare i locali inutilizzati di proprietà ad associazioni con lo scopo di coinvolgere i cittadini nelle attività a favore dell’utenza Ater, sociali, assistenziali, ricreative, culturali e di riqualificazione. A lanciarlo è l’Azienda territoriale di edilizia residenziale: sono trentaquattro gli immobili, l’80% dei quali riguardano Perugia e Terni. C’è possibilità di farsi avanti fino alle 13 del 13 dicembre.

I locali

A Perugia

Nel capoluogo sono quindici i locali nel bando. Vanno da un minimo di 17 metri quadrati ad un massimo di 126,36 (il canone va da 51 a 315,90 euro): per grandezza spicca quello in via Vecchi 112/114, mentre il più piccolo si trova in via Cortonese 81. Tra gli obiettivi dell’Ater c’è la promozione «dell’utilizzo del proprio patrimonio edilizio esistente, soprattutto in uso promiscuo tra associazioni, favorendo e sostenendo specifici progetti rivolti all’intera cittadinanza e specificatamente alla utenza degli alloggi di Ers, a mezzo dell’individuazione di alcuni spazi da assegnare agli enti del Terzo Settore che presentino le caratteristiche di idoneità organizzativa e tecnica richieste».

A Terni e nelle altre città

In questo caso gli immobili sono tredici. Si va dai 40,71 metri quadrati di via Valenti 23 (canone di 123 euro) ai 148,40 di via Mentana 54 (il canone è di 593,60 euro). A completare il quadro ci sono Città della Pieve, Città di Castello, Foligno, Todi (tutti con un locale inserito nel bando) e Spoleto con due. Possono presentare domanda «gli enti del terzo settore come le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società, costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, e gli enti religiosi alle condizioni previste al comma 3 dell’art. 4 del codice del terzo settore». Escluse le organizzazioni politiche e di rappresentanza sindacale.

 

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