Magione, centro salute si amplia e riorganizza

Sottoscritta da Comune e Usl Umbria1 la concessione in comodato d’uso gratuito del 2° piano della struttura di piazza Simoncini

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Il sindaco di Magione Giacomo Chiodini e il direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari, hanno sottoscritto la concessione in comodato d’uso gratuito del secondo piano della struttura di piazza Simoncini. I locali si erano resi disponibili a seguito del trasferimento degli uffici comunali nella sede dell’ex-Comunità montana. A seguito della disponibilità dei nuovi spazi, circa 800 metri quadri, la Usl1 sta operando una riorganizzazione dei servizi al fine di una migliore fruibilità e, laddove possibile, un ampliamento degli stessi. I primi cambiamenti saranno percepibili già dall’ingresso dove sono previste modifiche nell’area del Cup e in quella di attesa oltre alla ricollocazione logistica di tutti i servizi presenti al piano terra.

Nuove specialità Per il poliambulatorio, collocato al primo piano, oltre a migliorare gli spazi per gli ambulatori esistenti si lavorerà per l’attivazione di nuove specialità necessarie alla rete aziendale per i servizi specialistici territoriali. Previsto l’accentramento del servizio riabilitazione età evolutiva del Trasimeno nella struttura di Magione almeno per quanto riguarda le prime visite e le valutazioni in equipe, lasciando i programmi operativo-riabilitativo nelle singole sedi dei servizi territoriali prossimi alla residenza. Sempre al primo piano, maggior spazio, riservatezza e comfort, saranno pensate per il consultorio, non più unito al poliambulatorio come è attualmente. Aree adeguate ad un nuovo e più efficace metodo di lavoro (lavoro su gruppi di pazienti e gruppi di genitori) anche per il centro di salute mentale, con la prospettiva di avvalersi di nuove professionalità e una collaborazione specifica con il servizio di dipendenze su pazienti con doppia diagnosi.

Nuovi ambulatori saranno messi a disposizione dei medici di medicina generale e dei pediatri di Libera scelta che decidano di trasferire la attività nel Centro di salute, al fine di realizzare le Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), fulcro del nuovo modello di sanità voluto dalla Regione. La Aft, tra le altre cose, hanno lo scopo di favorire una maggiore collaborazione tra operatori dipendenti (infermieri, medici, ostetriche, terapisti della riabilitazione, etc.) e medici convenzionati per migliorare l’organizzazione del sistema territoriale di primo soccorso, pronto soccorso e ricovero ospedaliero.

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