Marchio ‘Terni Città di San Valentino’: 5 mila euro per la ricerca di anteriorità

Via alla procedura per l’affidamento diretto: serve una verifica tecnico-professionale

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di S.F.

La volontà di realizzare un marchio identitario dal concetto ‘Terni, Città di San Valentino’ nell’ambito di azioni di marketing territoriale. C’è questo alla base di una particolare proceduta avviata dal Comune: è in arrivo un affidamento diretto da poche migliaia di euro per effettuare una ‘ricerca di anteriorità’.

La basilica di San Valentino

Che significa?

Non è altro che una verifica tecnico-professionale «propedeutica alla realizzazione di un marchio grafico e al deposito della domanda di registrazione del medesimo, per accertare che non sussistano altri marchi anteriori identici o simili a quello che si intende registrare». Per farlo serve la consulenza di un professionista. Le questioni da trattare sono sei: l’implicazione della denominazione ‘San Valentino’ e ‘di Terni’ in marchi già esistenti e registrati, la definizione dei mercati in cui registrare il marchio ‘Terni, Città di San Valentino’, dove registrarlo tra le 41 classi merceologiche, l’analisi di anteriorità di brand simili «in modo che venga assicurato l’ancoraggio narrativo della figura del Santo Patrono alla sua città natale» e varie/eventualità che dovessero emergere in corso d’opera.

La dirigente Accardo

I fondi

La somma presunta è di 5 mila euro ed i fondi arrivano dall’imposta di soggiorno. L’affidamento avverrà attraverso il confronto tra due o più preventivi tra operatori iscritti all’albo dei consulenti in proprietà industriale: la base di negoziazione è fissata in 3 mila euro oltre Iva e contributi. Se ne occupano il responsabile unico del procedimento Omero Mariani e la dirigente Donatella Accardo.

 

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