Migranti, ad Assisi lavorano per la città

I ragazzi accolti dalla Caritas diocesana faranno gratuitamente lavori di piccola manutenzione insieme agli operai del Comune

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Abiti da lavoro, protezioni e una formazione. Sono questi gli ‘strumenti’ che la Caritas ha fornito ai quattro giovani profughi che ‘per sdebitarsi’ dell’accoglienza hanno deciso di fare attività di piccola manutenzione ad Assisi. Non è la prima iniziativa di questo tipo attivata in Umbria. Il 31 luglio 2015, infatti, già il Comune di Terni e l’associazione di volontariato San Martino avevano siglato un protocollo d’intesa per le attività di volontariato svolte dai migranti. In questo caso però , a occuparsi della formazione, è stata l’associazione San Martino, dando anche la possibilità ai ragazzi di essere inseriti in tirocini extracurriculari, al fine di permettere loro di raggiungere autonomia sociale e indipendenza economica.

L’incontro Questa mattina presso la struttura della Pro Loco di Rivotorto, il sindaco Stefania Proietti, il vice sindaco Valter Stoppini, gli assessori Claudia Maria Travicelli e Veronica Cavallucci, e i consiglieri Carlo Migliosi, Federico Masciolini e Paolo Sdringola, hanno incontrato i quattro giovani profughi che in virtù della convenzione stipulata ad inizio novembre tra il Comune di Assisi e la Caritas diocesana che li accoglie, presteranno gratuitamente la loro opera accanto agli operai del comune. Presenti all’incontro il direttore Caritas diocesana, Elisa Carta, il direttore della fondazione diocesana ‘Timoteo Carpita’ e la responsabile dei servizi sociali di Assisi, Angela Gatto.

Gratitudine L’incontro ha permesso di far capire ai ragazzi la gratitudine della cittadinanza per la loro opera volontaria di collaborazione, mitigando il giudizio spesso critico della popolazione legato alla loro presenza inoperosa. Ci sono stati momenti di conversazione durante i quali ciascuno di loro ha raccontato la propria esperienza di vita, le loro origini, le loro speranze.

Attestato Alla fine dell’esperienza, l’amministrazione comunale fornirà a ciascuno un attestato che potranno esibire in futuro come curriculum, che certifica la continuità, la serietà e la tipologia dell’attività svolta.

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