‘Miracolo’ a Perugia, disabile partorisce

Una donna tetraplegica dall’età di due anni ha dato alla luce una bambina

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Parto eccezionale all’azienda ospedaliera ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia. Una donna tetraplegica dall’età di due anni ha dato alla luce una bambina, Vittoria, domenica mattina alle 12,12. Le sue condizioni a 24 ore dalla nascita vengono definite più che soddisfacenti dopo il trasferimento nell’unità di terapia intensiva neonatale. La piccola pesa 1.930 grammi.

Mamma Francesca, una giovane donna di origine campane, è stata dimessa dopo un giorno per vedere la sua bambina. Alle 17 ha potuto abbracciare Vittoria per la prima volta insieme al marito, Antonio: hanno pianto a dirotto quando l’infermiera ha messo nelle loro mani la piccola.

Un parto eccezionale «La loro non è una storia  di tutti i giorni, nella mia professione – spiega il dottor Giorgio Epicoco, responsabile della struttura di ostetricia – che si protrae da 30 anni, è la prima volta che ho assistito al parto di una donna tetraplegica dall’età di due anni. Da quello che ci  risulta, in letteratura non sono riportati casi con lesioni così precoci, la gravidanza è stata fortemente a rischio, ma la volontà della giovane mamma è stata più forte della sua disabilità».

L’incidente Francesca fu colpita al collo da un proiettile vagante  all’età di due anni in provincia di Salerno, un fatto di cronaca che all’epoca commosse l’Italia, e che la costrinse a vivere su una sedia a rotelle. Ora Francesca ha 33 anni, ma a 18 anni la sua vita ebbe una svolta imprevedibile: conobbe Antonio, e pochi giorni dopo si fidanzarono ufficialmente.

La favola «Gli amici mi prendevano in giro, ma in un pomeriggio – spiega il neo papà – d’estate parlando con Francesca capii che quella doveva essere la compagna della mia vita. Sapevo perfettamente ciò che poteva darmi e ciò che non potevo avere, ma per me andava bene. Stiamo vivendo come in una favola. L’attesa è stata pesante, ma la gioia di vedere una figlia quando ho pensato per tanti anni che non sarebbe stato possibile, ci ha ripagato dei tanti sacrifici fatti».

Il percorso Francesca prima di partorire è stata ricoverata per oltre due mesi presso la struttura dell’unità spinale, diretta dalla dottoressa Reneè  Mashke: «In tanti anni di attività assistenziale mai mi era capitato di seguire una paziente gravida – commenta la dottoressa – con una disabilità cosi grave e così precoce. E’ stata una sfida per tutti gli operatori, e quando abbiamo saputo della nascita di Vittoria, abbiamo festeggiato, la consideriamo  il frutto del nostro impegno, della volontà di aiutare una coppia a diventare genitori».

 

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