Narni, a Sant’Agostino il vino ‘rigenera’ l’arte

Completato il restauro della seconda lunetta del chiostro dell’ex convento grazie al progetto ‘Ciliegiolo for Art’ di Leonardo Bussoletti

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Il prossimo 4 settembre – dappuntamento dalle ore 18.30 – verrà svelata la lunetta riguardante la vita di sant’Agostino del chiostro dell’ex convento di Sant’Agostino di Narni, restaurata da Simone De Turres grazie al progetto ‘Ciliegiolo for Art’ della cantina Leonardo Bussoletti di Narni. Il lavoro e le didascalie redatte per facilitare la lettura del ciclo decorativo, saranno presentati con un evento riservato alla stampa che si arricchirà di una degustazione di vecchie e nuove annate guidata dal giornalista enogastronomo Antonio Boco. Conduttore della serata, direttamente da Decanter Rai Radio Due, il gastronomo Andrea Amadei.

Secondo step

Quello del 4 settembre rappresenta il secondo importante momento del progetto ‘Ciliegiolo for Art’ che, grazie al contributo delle vendite dello 05035 Iuvenali Sisti di Leonardo Bussoletti, si prefigge di restaurare l’intero ciclo decorativo del chiostro dell’ex convento di Sant’Agostino di Narni. L’acquisto della bottiglia rende immediatamente partecipi del progetto e il QR code posto nella retroetichetta, permette di seguire l’avanzamento dei lavori. «Un progetto – spiegano gli organizzatori – che vuole rendere omaggio al territorio evidenziando il forte legame che contraddistingue l’azienda a partire dalla scelta di lavorare solo con vitigni storici».

Fra arte, storia e tradizione

Le 33 grandi lunette del chiostro dell’ex convento di Sant’Agostino raffigurano ‘Storie della vita di santi e beati agostiniani’; in particolare si tratta degli episodi più importanti della vita di san Nicola da Tolentino e di sant’Agostino, oltre ad una serie di raffigurazioni di altri santi e beati cari all’ordine agostiniano. Eseguite nel corso del secolo XVIII, sono state affrescate probabilmente dall’artista che ha realizato molte pitture all’interno della chiesa, individuato dagli studiosi nel narnese Federico Benincasa. Il restauro ha interessato, inoltre, le antiche cantine dove già gli agostiniani facevano il vino, luoghi che sono diventati la cantina storica di Leonardo Bussoletti, prezioso ricovero per tutte le annate dell’azienda fin dalla sua fondazione.

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