Narni, il progresso incontra la storia

Un percorso meccanizzato all’interno del complesso monumentale del Sant’Agostino per raggiungere il centro storico

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di Fra.Tor.

Il terzo accesso meccanizzato di Narni è pronto e tutti possono usufruirne. Taglio del nastro, sabato mattina, al nuovo percorso meccanizzato all’interno del complesso monumentale del Sant’Agostino. Il percorso è rappresentato da un ascensore e da una parte pedonale per uno sviluppo totale di circa 250 metri.

LE FOTO DEL NUOVO PERCORSO

Narni percorso complesso Sant’Agostino (6)Il percorso Partendo dal parcheggio del Suffraggio, dopo aver attraversato le mura cittadine, «grazie al nuovo percorso è possibile raggiungere l’area dell’antico refettorio del Sant’Agostino e da lì il centro storico», ha spiegato il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti. «Un percorso utilizzabile sia dai cittadini che dai turisti e disincentivante all’utilizzo dell’automobile nel centro storico. Uno scenario straordinario, una mobilità alternativa e una passeggiata all’interno di uno dei più bei patrimoni di Narni».

L’INTERVISTA AL SINDACO DE REBOTTI – IL VIDEO

Narni percorso complesso Sant’Agostino (17)La storia «Grazie al lavoro svolto dagli architetti Di Loreto, Flori e Proietti – ha aggiunto -, possiamo dire di aver anche riqualificato una zona che non tutti conoscevano fino ad oggi». Il gruppo di progettazione ha mostrato una «grande emozione nell’essere qui oggi a inaugurare il percorso perché, nel lontano 1982, quando eravamo ancora studenti, abbiamo fatto il nostro esame di restauro dei monumenti proprio sul complesso monumentale del Sant’Agostino e da lì abbiamo iniziato a indagare sulla storia di questa parte della città».

Chianella e De Rebotti

Chianella e De Rebotti

Un’altra prospettiva «Sono molto contento di essere qui oggi – è intervenuto l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Umbria, Giuseppe Chianella – all’inaugurazione di questo importante intervento di riqualificazione urbana e mobilità sostenibile, finanziato dal Puc2. Come hanno giustamente già spiegato gli architetti, il loro progetto, come tutti quelli fatti con metodo e passione, ci porta finalmente a riscoprire la storia della città».

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