Narni, raccolta cibo per chi è bisognoso

Il progetto ‘Solido’, promosso dal Comune, consiste nella raccolta di generi alimentari da distribuire a persone in difficoltà e punta alla riduzione dei rifiuti alimentari

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Il progetto ‘Solido’, promosso dal Comune di Narni, abbina l’aiuto alle persone economicamente svantaggiate con la riduzione dei rifiuti alimentari. Il progetto consiste nell’organizzare una raccolta di generi alimentari provenienti dalla grande, piccola e media distribuzione, ma anche da mense pubbliche e private, da distribuire in favore di persone in difficoltà.

L’iniziativa è condotta dalla cooperativa sociale Babele e vede la collaborazione del Cesvol e del centro civico il Piantone di Cigliano di Narni. «E’ un progetto di comunità – afferma l’assessore all’ambiente Alfonso Morelli – che mette insieme i soggetti operanti a vario titolo nel nostro comune. In questo modo riusciamo a soddisfare emergenze delle famiglie in difficoltà e a garantire sgravi economici a chi mette a disposizione generi alimentari. Allo stesso modo coinvolgiamo attivamente il mondo del volontariato grazie all’associazionismo e al ruolo centrale del centro civico di Cigliano e riduciamo il conferimento dei rifiuti».

Le famiglie bisognose I morsi della crisi «mai, dall’inizio del secondo dopoguerra ad oggi, si sono fatti sentire con tanta intensità», aggiunge l’assessore alle politiche sociali Piera Piantoni. «Sempre più spesso si pone l’accento sulle nuove povertà frutto della perdita del lavoro o della difficoltà di inserirsi nel mercato del lavoro con una ricaduta negativa sulla tenuta sociale del Paese». Narni «non è estranea a questo fenomeno e la realtà è ben evidente a chi ha un contatto quotidiano con le persone che vivono momenti di estrema precarietà e che ricorrono ai servizi sociali per trovare quel sostegno che una comunità deve garantire a chi è in difficoltà. Facciamo questo anche tenendo conto della situazione economica dovuta ai continui tagli ai quali si è cercato di sopperire aderendo a progetti regionali, nazionali, ma anche europei finalizzati al bisogno di innovazione sociale che coniuga vecchie e nuove emergenze».

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