Narni, un ambulatorio per persone senza fissa dimora: Favilli lancia la proposta

L’idea dell’ex primario per la terapia del dolore e cure palliative: «Attività consultiva. Colleghi in pensione, fatevi avanti»

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Aprire un ambulatorio di tipo esclusivamente consultorio per dare una mano alle persone senza fissa dimora. La volontà è del medico anestesista e per la rianimazione – in pensione da tempo – Adiberto Favilli, già primario per la terapia del dolore e cure palliative all’ospedale di Narni e attualmente coinvolto nell’Associazione Narni lotta contro il cancro.

La motivazione e l’appello

«Nella mia attività di volontariato che svolgo per Anlcc – spiega Favilli nel lanciare l’iniziativa – nei confronti di pazienti affetti da malattie spesso terminali, mi è capitato alcune volte di dover visitare persone senza fissa dimora che non potevano avere un parere medico sul proprio stato di salute. Proprio in questi giorni i servizi sociali si sono rivolti alla nostra associazione per un uomo che avevano ospitato in una casa di riposo bisognoso di cure mediche che ho regolarmente espletato. Il fatto – sottolinea – mi ha stimolato a fare la proposta di aprire un ambulatorio, di tipo esclusivamente consultivo, che durante la settimana abbia dei giorni dedicati a visitare questi sbandati bisognosi di cure o quantomeno di consigli medici. Tutto ciò però ritiene oltre che il mio l’impegno anche quello di altri colleghi disposti a dedicare una parte, anche piccola, del proprio tempo perché la cosa possa funzionare. Naturalmente tutto dovrà essere fatto nei termini di legge e con le dovute coperture da richiedere alle associazioni di volontariato e alla stessa amministrazione comunale sperando in risposte positive. Anche perché si tratterebbe di epletare una attività, ripeto, di tipo eclusivamente consultivo. Per questo – conclude – mi rivolgo a tutti i colleghi attualmente in pensione che si sentono di condividere questa mia iniziativa, con i quali concordare un programma settimanale di apertura di questa struttura con un orario appositamente studiato sulle disponibilità dei singoli operatori. Tutti coloro che vorranno contribuire a questa iniziativa possono rivolgersi alla Associazione Narni lotta contro il cancro o direttamente a me».

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