Niente sesso «perché sei brutta. E per stare a Terni mi devi 3 euro al giorno». Condannato

L’uomo era accusato di atti persecutori e maltrattamenti verso l’ex compagna

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L’apostrofava come ‘brutta’ e ‘buona a nulla’, con tanto di ‘punizione’, almeno dal suo punto di vista: niente rapporti sessuali per un mese. Ma era anche costretta anche a subire minacce, ‘inviti’ a suicidarsi, a dover fare i conti con gli ostacoli posti nel rapporto con i propri figli, avuti da una precedente relazione. E poi anche la richiesta di pagare 3 euro al giorno per stare a Terni, perché lei ternana non è e invece lui – l’ex compagno – sì. Fin qui i maltrattamenti. Poi gli atti persecutori una volta terminata la relazione ‘tossica’: appostamenti, schiaffi, minacce di morte, insulti, centinaia di telefonate e messaggi. Vittima delle condotte collocate fra dicembre 2020 e ottobre 2022, una 49enne originaria della Campania, sulla cui vicenda ha indagato la questura di Terni. Indagine sfociata nel processo a carico dell’ex, 37enne originario di Montecastrilli e residente a Terni, che il gup di Terni – Barbara Di Giovannantonio – ha condannato giovedì in abbreviato a tre anni di reclusione. Accolto il punto di vista dell’accusa, rappresentata dal pm Marco Stramaglia, che aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi. La parte civile, costituitasi attraverso l’avvocato Federica Bigi, si è vista riconoscere un risarcimento di 10 mila euro. Mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Mattiangeli, ha chiesto per il 37enne l’applicazione ai lavori di pubblica utilità, in linea con i dettami della riforma Cartabia: se concessi, con il programma che verrà sottoposto nell’udienza già fissata per gennaio, gli consentirebbero di scontare la pena con tale modalità e quindi di evitare carcere ed altre misure.

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