Norcia, Minniti: «L’Italia che funziona»

Visita del ministro dell’Interno nelle zone colpite dal terremoto: «Esempio virtuoso del lavoro straordinario di vigili del fuoco, volontari e protezione civile»

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«E’ questa l’Italia che funziona». Così, venerdì mattina, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha voluto salutare Norcia e il suo sindaco Nicola Alemanno.

L’incontro col sindaco Dopo la visita lampo del premier Gentiloni, anche il ministro dell’Interno ha voluto visitare il piccolo centro colpito duramente dal terremoto. Il ministro è stato accompagnato dal primo cittadino lungo corso Sertorio riaperto dopo i lavori di messa in sicurezza degli edifici lesionati e piazza San Benedetto, dove si è soffermato sulla gabbia messa a protezione della facciata della Basilica. Minniti, prima di partire per Visso si è fermato a parlare con alcuni operatori del commercio che in questi giorni hanno riaperto le proprie attività nel centro di Norcia.

Esempio virtuoso «Nel nostro Paese ci sono esempi virtuosi che vengono espletati nella quotidianità e non nell’eccezionalità della situazione –  ha detto il ministro – così accade che a Milano una semplice pattuglia riconosce e blocca un terrorista e così accade che in queste terre ogni giorno decine di persone, vigili del fuoco, uomini della Protezione civile e volontari, portano avanti un lavoro straordinario». E sull’allerta terrorismo, prima di partire alla volta di Visso, il ministro ha affermato: «Non siamo preoccupati ma occupati. Stiamo lavorando – ha detto ai cronisti  – in un clima di tranquilla sicurezza. Il modello che abbiamo messo in campo funziona molto bene – ha aggiunto Minniti – grazie al lavoro di squadra delle forze dell’ordine insieme alla Polizia locale. La guardia resta altissima e non si sottovaluta nulla – ha aggiunto – ma allo stesso tempo è giusto consentire ai cittadini di vivere serenamente le loro vacanze».

L'inagurazione di un altro container dell'Esercito

L’inagurazione di un altro container dell’Esercito

Capodanno Venerdì mattina è stato inaugurato anche il secondo modulo container realizzato dall’Esercito che ospiterà altre 35 persone suddivise per 16 nuclei familiari. E intanto a Norcia e Cascia ci si prepara a salutare il nuovo anno con rinnovata speranza. Nonostante le avversità, nelle zone della Valnerina colpite dal terremoto c’è voglia di fare festa e così per la notte di San Silvestro sono in programma alcuni eventi per salutare la fine del 2016. Nella città di San Benedetto sarà organizzato un cenone nella grande tensostruttura dell’esercito, dove suonerà anche un’orchestra. «Nonostante il momento difficile vogliamo accogliere nel migliore dei modi il 2017, faremo un brindisi all’anno che verrà con la voglia e la determinazione di dare un futuro alla nostra città», spiega l’assessore comunale Giuseppina Perla.

A Cascia, invece, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gino Emili, affiancherà l’iniziativa di alcuni giovani che hanno messo in programma una festa sempre all’interno di una tensostruttura, mentre la mensa della Misericordia sfornerà un menù diverso da quello di tutti i giorni nel quale non mancheranno lenticchie e cotechini. Alla mezzanotte il cielo sopra Norcia e Cascia si illuminerà con i tradizionali fuochi d’artificio. Preci saluterà il 2017 con un concerto gospel che si terrà nel centro Caritas nel pomeriggio del primo gennaio. Gli sfollati della Valnerina, che dal 30 ottobre scorso hanno trovato alloggio a nelle strutture ricettive di Magione, aspetteranno, invece, il 2017 negli alberghi che li ospitano: qui saranno organizzati cenoni con intrattenimenti musicali.

Il Conapo «Plauso al ministro dell’Interno Minniti che ha visitato le zone terremotate indossando la giacca dei vigili del fuoco quale forte simbolo dello Stato. Ci auguriamo che, dopo aver ascoltato anche i nostri uomini, si faccia portavoce verso il governo anche per le necessità Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dei suoi appartenenti, finora trattati come un corpo di serie B in quanto a retribuzioni e pensioni». Lo ha dichiarato Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei vigili del fuoco, facendo notare che «emergenze, calamità, dissesto idrogeologico, cambiamenti climatici, incendi, assorbimento dal prossimo 1 gennaio delle competenze del soppresso Corpo forestale, rischio terrorismo e quotidiane crescenti disgrazie, impongono di non sottovalutare politicamente la situazione vigili del fuoco».

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