Nuovo stadio Ternana: «No fughe in avanti»

Fioccano le reazioni all’indomani della presentazione dello studio di fattibilità. M5S e Senso Civico: «Ci sia conduzione collegiale». Musacchi (Misto): «Un’occasione unica»

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Fioccano le reazioni all’indomani della presentazione dello studio di fattibilità legato al nuovo ‘Liberati’ di Terni, sia in ambito politico che extra. Nel primo caso sono arrivate le prese di posizione degli esponenti di M5S, Senso Civico e Gruppo Misto.

LO SVELAMENTO DEL PROGETTO: SI PARLA DI 50 MILIONI

Simonetti, Gentiletti e Pasculli

L’esame e il contributo: «Niente fughe in avanti»

I gruppi consigliari di M5S e Senso Civico sottolineano che «esamineremo con grande attenzione, nell’ottica di dare un contributo fattivo, la vicenda del nuovo stadio. Terni deve avere un nuovo impianto all’insegna dell’innovazione, della sua passione calcistica, della sua tradizione sportiva. La nostra unica bussola saranno gli interessi dei ternani e il rispetto delle regole, elemento imprescindibile ancor di più laddove, come in questo caso, ci sono in ballo gli interessi di Terni, beni del patrimonio comunale (i terreni e il Libero Liberati), nonché ricadute di grande delicatezza come quelle che riguardano la salute e le strutture a suo supporto, ferma restando la centralità di potenziare in primis la sanità pubblica. In un contesto così articolato e ricco di interessi pubblici e privati non servono le fughe in avanti, né le conduzioni iper ristrette. La vicenda nuovo stadio merita una conduzione collegiale di tutta l’amministrazione comunale. Martedì non abbiamo potuto non notare che l’interlocuzione con la Ternana sia rappresentata solo dal sindaco e dall’assessore ai lavori pubblici. Che cosa hanno fatto di male gli assessori allo sport e all’urbanistica per essere esclusi? È innegabile che la vicenda stadio riguardi anche gli assetti urbanistici della città – vista anche la portata dell’intervento ipotizzato – nonché del mondo dello sport. In altre città umbre alle prese con analogo problema è stata costituita una cabina di regia interassessorile. Ancora più grave sarebbe poi che si creasse una cabina di regia fuori dal comune, il soggetto protagonista visto le sue competenze in materia urbanistica, visto che terreni, stadio e cubature sono del comune. Il dibattito e le decisioni devono avvenire dentro Palazzo Spada, in una interlocuzione chiara e trasparente con la Ternana Calcio – portatore, come riconosce la legge, di un legittimo interesse – e con ogni imprenditore che vuole investire nella nostra città. Ci auguriamo – concludono – che quanto prima il sindaco ristabilisca una rappresentanza collegiale dell’amministrazione di Terni, che respinga pressioni garantendo massima trasparenza in una procedura che si annuncia comunque complessa, con ricadute ampie e articolate sulla città».

IL VIDEO: LE INTENZIONI

Doriana Musacchi

«Stadio, clinica e nuovo ospedale possono coesistere»

Sul tema è intervenuta anche il consigliere del Gruppo Misto, Doriana Musacchi: «Ho appreso che sono state espresse critiche e perplessità riguardo la possibile realizzazione di una clinica privata a Terni, collegata al progetto del nuovo stadio. Quest’ultimo è un tema che riveste grandissima importanza per la città, non a caso la sua presentazione avviene in forma pubblica. Ho cominciato ad interessarmi di questo argomento fin dallo scorso luglio, presentando un atto a riguardo che spero sarà discusso a breve in sede di consiglio comunale, e posso affermare – prosegue – che si tratta di un’occasione unica per un rilancio della città dal punto di vista economico e della promozione del territorio. La presenza di un progetto in parallelo per la costruzione di una clinica privata non costituisce affatto una criticità o un’interferenza nei confronti di un possibile nuovo ospedale pubblico: le due tipologie di strutture sanitarie coesistono già in diverse città italiane, e, come già ricordato da altri, fino agli anni ’70 anche a Terni. Di più, allo scopo di garantire il migliore servizio possibile alla cittadinanza tramite una attenta ripartizione delle competenze in ambito sanitario, è un bene che le fasi progettuali della clinica e dell’ospedale siano gestite nello stesso periodo. Lo stadio, l’ospedale e la clinica sono tre ingranaggi dello stesso meccanismo, i quali non solo possono operare in totale sinergia, ma costituiscono anche un volano per futuri investimenti nel territorio. Mi auguro infine che sugli sviluppi di questi progetti così rilevanti per il futuro di Terni ci sia da parte dei soggetti interessati una puntuale informazione sull’andamento e sugli sviluppi, la città deve sapere in che direzione si andrà e quali sono i tempi del tutto».

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