#ObiettivoLegalità: «Ast ci crede molto»

Star del giornalismo intervistate da un personaggio televisivo per illustrare l’iniziativa della ThyssenKrupp Ast su un tema delicato e di stringente attualità

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tk-ast-obiettivo-legalita-5Venerdì pomeriggio nella sala blu di palazzo Gazzoli, spazio al primo appuntamento con la campagna di sensibilizzazione voluta da ThyssenKrupp Ast e Prefettura: #ObiettivoLegalità moderato dal noto conduttore televisivo Dario Vergassola. Sul palco insieme a lui i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco, Mario Sechi e Candida Morvillo. Non è mancata l’ironia pungente di Vergassola che ha aperto il dibattito con una battuta:  «Ho saputo che ieri a Terni c’è stato un mega-blitz, complimenti agli organizzatori per il tempismo. Bé vedo che qualcuno in sala è rimasto, possiamo iniziare».

tk-ast-obiettivo-legalita-4La campagna di sensibilizzazione Ad introdurre il dibattito era stato Tullio Camiglieri, responsabile relazioni esterne per Tk-Ast, illustrando la campagna di sensibilizzazione su legalità, lotta alla corruzione e tutela della sicurezza. «Gli eventi – ha spiegato – sono organizzati da Ast e sono patrocinati dalla Prefettura, dalla Regione, da Confindustria e dal Comune. I protagonisti saranno noti al pubblico perché identificati come simboli della legalità per la propria esperienza professionale e personale. Gli incontri mirano a diventare gli appuntamenti di riferimento sul territorio dedicato ai temi della legalità».

L’INTERVISTA A CANDIDA MORVILLO E MARIO SECHI – IL VIDEO

tk-ast-obiettivo-legalita-20Il dibattito I giornalisti ospiti venerdì a palazzo Gazzoli avevano molto da raccontare e da raccontarsi. Il pungente Vergassola, dopo aver, insieme agli ospiti, ricostruito un po’ la loro carriera, ha posto loro delle domande partendo da ‘Mani Pulite’, passando per le donne e la corruzione, fino inevitabilmente al prossimo referendum. Gli ospiti hanno retto bene alle ‘punzecchiate’ di Dario Vergassola. Su ‘Mani Pulite’, ad esempio ha risposto Sechi: «All’epoca sembrava una vera rivoluzione, che poi però non si è vista». Con la Morvillo si è parlato di corruzione legata al sesso: «Corpi femminili usati come tangenti? Purtroppo è successo e le cronache ce lo hanno ben raccontato». Il dibattito si scalda un po’ quando viene aperto il discorso referendum. Per Sechi «se dovesse vincere il no, vorrà dire che gli italiani stanno bene, altrimenti vorranno riformarsi veramente». Buttafuoco, però, ha voluto tagliare corto: «Qui il problema non sono le idee, ma i volti di chi le rappresenta».

 

 

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