Ordini infermieri e Regione: primo ‘contatto’ proficuo

I presidenti degli Opi di Perugia e Terni hanno incontrato l’assessore Luca Coletto. Obiettivo è guardare oltre l’emergenza

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Si è tenuto mercoledì il primo incontro, realizzato in videoconferenza, che ha visto la partecipazione dei presidenti dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Perugia e Terni, Nicola Volpi ed Emanuela Ruffinelli, con l’assessore alla sanità della Regione Umbria, Luca Coletto. L’incontro, cui hanno partecipato il vice presidente Alessandro Papalini, le presidenti delle commissioni d’albo di Perugia e Terni, Marta Pastorelli Isabella Caracciolo, si è rivelato da subito molto proficuo. I rappresentanti degli Ordini infermieristici di Terni e Perugia hanno presentato unitariamente un dettagliato elenco di provvedimenti ritenuti necessari sia durante l’emergenza che di più lungo periodo, con particolare richiesta di partecipare all’organizzazione e gestione del sistema sanitario in questo momento di emergenza, avanzando proposte dirette non solo al superamento della fase di emergenza sanitaria, ma destinate anche a incidere ben oltre questa fase critica. «L’obiettivo –  spiegano i presidenti degli Opi umbri – è contribuire alla crescita del sistema sanitario, mediante il diretto coinvolgimento degli infermieri nella regia decisionale, al fine di garantire le migliori cure e assistenza possibile alla popolazione del territorio». L’assessore Coletto e il funzionario del servizio del personale sanitario Veronica Vettori hanno ascoltato attentamente le difficoltà illustrate tra cui l’immediato adeguamento delle dotazioni organiche, con superamento del criterio dei minimi assistenziali, verso un più autentico criterio di assistenza adeguata rispetto alla complessità assistenziale, anche nel post emergenza. «Gli infermieri rappresentano la professione sanitaria maggioritaria, con competenze uniche e insostituibili, di cui necessariamente si deve tener conto – continuano i presidenti – ed è per questo che abbiamo avanzato alla Regione una serie di quesiti e di proposte per avviare un dialogo significativo».

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