Parma frenato di forza, Ternana soddisfatta

7 gare di fila senza perdere e 9 senza vincere, luci e ombre. Carta Bombagi non paga contro la tecnica ducale, Pochesci riprende il filo con cambi tattici e di uomini. «La squadra è forte»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Filippo Tiscione, 32 anni compiuti il 9 dicembre

Un mese e mezzo senza vittorie e sconfitte. Ternana ancora in ‘stallo’, quell’ultimo gradino – citando Sandro Pochesci – per arrivare in chiesa non è stato scalato e il passo necessario per distanziarsi dalla zona retrocessione è di nuovo rinviato: l’arrembante secondo tempo dei rossoverdi, parte positiva del match per l’undici del tecnico romano, non è bastato a ribaltare uno score momentaneo nato dalla negativa fase iniziale della partita. Poi giusti accorgimenti, cambi e rimodulazione tattica hanno premiato le ‘Fere’ che, tuttavia, vedono per l’ennesima volta quel segno ‘x’ al termine dell’incontro: tra bicchieri mezzi pieni e altri mezzi vuoti, il bottino pieno manca ormai da nove gare. Ora via al rush finale del girone d’andata, dove sarà – in particolar modo – fondamentale vincere i due scontri diretti con Pro Vercelli e Avellino. Intanto la squadra si gode la rimonta sulla capolista. Nel pomeriggio di sabato la ‘Primavera’ di Mariani ha chiuso la prima fase del campionato perdendo a Campitello con il Pescara.

IL PAREGGIO DEL LIBERATI: ANTONIO DI GAUDIO E LUCA TREMOLADA

Francesco Bombagi

Rischio Bombagi non paga Alla vigilia Pochesci aveva fatto intuire che il sardo era in pole per sostituire l’indisponibile Defendi: «Un giocatore come lui, con più tecnica e meno potenza». Purtroppo per il 28enne di Sassari – inevitabili le difficoltà sul piano dell’intensità vista la lunga assenza da impegni ufficiali – non il match ideale per il rilancio: di notevole qualità, per idee ed esecuzione, la prima mezz’ora del Parma, capace come nessun’altro finora di far girare – spesso – a vuoto i componenti rossoverdi. D’altronde la qualità individuale conta e venerdì si è notato. La pressione degli emiliani ha funzionato, mentre le ‘Fere’ non sono riuscite a tagliare spazi ai rivali: il risultato è che la Ternana si è ritrovata per larghi tratti del primo tempo chiusa nella propria metà campo, al di là dei tentativi iniziali dalla distanza di Montalto e Angiulli. L’apice delle difficoltà nel trovare contromisure in occasione del gol incassato, con Paolucci pressato e indotto all’errore; Gasparetto (insufficiente, e non solo per l’azione della marcatura ospite) concede metri e il gioco è fatto. Il Parma ha cercato in maggior misura l’affondo sul proprio out destro: Vitiello in diverse circostanze – suo uno dei salvataggi nel secondo tempo – è andato in affanno nei confronti di Di Gaudio, per poi migliorare nel corso delle partita alla pari dei compagni.

Luca Tremolada, già eguagliato il numero di marcature della scorsa stagione a Chiavari

SANDRO POCHESCI: «OTTIMO PUNTO»

La mossa, lavoro sugli esterni Pochesci torna sui suoi passi – non la prima volta che il romano entra in azione già nel primo tempo – e decide di togliere Bombagi per inserire Finotto. I rossoverdi passano al 4-2-3-1 e l’impatto per i ducali è devastante: l’ex Spal entra subito in partita garantendo corsa e forza fisica, il Parma perde misure e sicurezza rischiando già di capitolare nei minuti finali di frazione. La Ternana passa dal rischio 0-2 (punizione di Scozzarella) allo sfiorare l’1-1 con il numero 10 de Carretta, fermato da un ottimo Frattali. D’Aversa si accorge che l’aria è cambiata.

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO

Mirko Carretta fermato da Frattali nel primo tempo

Ducali di contropiede, arrembaggio Ternana A differenza delle precedenti gare con Perugia e Pescara – anche perché in quel caso i rossoverdi dovevano amministrare il vantaggio, non riuscendoci – le Fere aumentano i giri nella parte conclusiva del match. Sì, perché nel quarto d’ora iniziale della ripresa è il Parma a mancare il gol del ko in due circostanze: Dezi prima e Gagliolo poi, in seguito a un’azione confusionaria in area di rigore, falliscono lo 0-2. La Ternana è viva ma non riesce a creare grattacapi di rilievo a Frattali e allora Pochesci, come nel primo tempo, decide di stravolgere un po’ i giochi a modo suo. Con difesa a tre, due mediani e sistema offensivo composto da tre rifinitori e due punte centrali. Modulo ‘ibrido’, che paga. Gli emiliani vanno in confusione tattica e tecnica, come accaduto nella prima frazione. Pur continuando a evidenziare una certo divario a livello qualitativo con i rossoverdi.

LE OPINIONI DI LUCA TREMOLADA E MATTIA FINOTTO. POCHESCI E IL COMMENTO SULLO STRISCIONE, VIDEO

L’asse Tiscione-Tremolada fa subito cadere le resistenze dell’undici di D’Aversa, poi sullo slancio emotivo e tecnico del momento è Finotto ad avere una buona occasione per il sorpasso. Il trequartista milanese è scatenato nel finale e Pochesci decide di giocarsela così fino al triplice fischio, evitando di inserire Marino (rimarrà a bordo campo in attesa di entrare per diversi minuti): Parma in apnea, ma vicino al colpaccio a mo’ Venezia con Gagliolo, fermato da un superlativo Plizzari. Insomma, il trainer romano – a giochi fatti – non viene ripagato dalla scelta Bombagi, ma rimedia a gara in corso. Consueto up & down e problema di base, i tre punti che sfuggono. Giusto pareggio per la capacità di reazione – sia dalla panchina che dai giocatori – della Ternana.

TERNANA, LUNEDÌ IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA LA CONVENZIONE QUINQUENNALE: IL TESTO COMPLETO CON GLI EMENDAMENTI, ATTESO IL SEMAFORO VERDE

Andrea Paolucci, capitano contro il Parma

Pochesci, Carbone, Toscano e Tesser Prosegue dunque l’anomalo cammino della Ternana nel girone d’andata. Solo pareggi dal 30 ottobre: visto il ‘ritornello’ del momento può essere visto come un bicchiere mezzo pieno – l’ultima striscia del genere senza ko risaliva al marzo 2014, quando il tecnico di Montebelluna rimase imbattuto per oltre dieci match – o, dall’altro lato, mezzo vuoto. Perché nove incontri consecutivi senza successo (eguagliati, dal ritorno B, i due tecnici calabresi e lo stesso veneto) non sono pochi. In tal senso parla la classifica. Il non perdere e il non vincere, alla lunga, produce questo. Palermo, Pro Vercelli e Avellino per cambiare il trend. E non per i playoff, ma per la salvezza.

Record personale in B eguagliato Luca Tremolada aveva toccato quota cinque gol in trentanove partite lo scorso anno a Chiavari. A Terni ci è arrivato con girone d’andata ancora da completare: «Partita molto difficile, tolti i primi 25 minuti abbiamo disputato un grande match. Il punto è importante, guardiamo il bicchiero mezzo pieno perché la Ternana è forte. Il gol? Filippo è un ragazzo che dà sempre tutto e ci mette il cuore, sapevo che poteva darmela e mi stupisco anche io della realizzazione. Quando segno gol di destro – scherza – così significa che siamo sulla strada giusta. Una rete di rilievo perché non meritavano di perdere».

I DATI DELLA LNPB SU TERNANA-PARMA: 31 CROSS FERE CONTRO I 5 DUCALI, EQUILIBRIO NELLE CONCLUSIONI

Lo striscione esposto fino al 17′ del primo tempo

Lo striscione, i tifosi e l’elogio Tremolada, oltre che sul campo, ci sa fare anche con le parole. Pacato e incisivo quando deve commentare l’apporto del pubblico, con riferimento al messaggio apparso alla Est-Viciani: «La B è talmente strana che non bisogna mollare. Lo striscione dei tifosi? Hanno ragione. Sì, bel gioco e anni che non si vedevano queste cose a Terni, poi però – sottolinea – la classifica è quella che è. I tifosi hanno tutto il diritto e forse il dovere di dire ciò che pensano, che dobbiamo vincere. Lo hanno fatto in maniera pacifica: ancora applausi da parte loro, sono fantastici, non ho mai trovato un pubblico del genere. Siamo sempre là e non riusciamo a vincere, ma una volta che ci sblocchiamo possiamo andare avanti. A questa Ternana non si può rimproverare nulla».

La coreografia della curva nord per ‘Manga’

Buono l’impatto di Finotto Vuoi per la modifica tattica e vuoi per la più che discreta prestazione dell’ex Spal, la Ternana dal suo ingresso in campo ha cambiato marcia: «Peccato – la recriminazione – per le occasioni non finalizzate. Però alla fine c’è da dire che è stato un buon punto anche se potevamo sia vincerla che perderla, loro hanno avuta una mischia in area nei minuti conclusivi; di certo è mancata un po’ di precisione davanti, ma guardiamo al lato positivo. Abbiamo messo in difficoltà una delle difese più forti e loro non ci hanno messo sotto». Due giorni per staccare e ripresa fissata per lunedì in vista della sfida contro la squadra di Bruno Tedino.

Una fase di Ternana-Pescara Primavera

‘Primavera’, rimonta e sconfitta Nell’ultima gara – la Ternana riposerà nel prossimo weekend – del girone d’andata i rossoverdi sono stati sconfitti in casa per 3-2 dal Pescara. Eppure i ragazzi di Mariani erano andati sul doppio vantaggio già al quarto d’ora grazie alle marcature di Mazzarani e Barbetta; nel prosieguo della sfida è tuttavia arrivata la tripletta di uno scatenato Mancini che, al 70′, ha capovolto il risultato. Le ‘Ferette’ terminano dunque la prima fase del campionato a quota 14 e riprenderanno a giocare il 20 gennaio ospitando la Salernitana. Al match ha assistito anche il presidente Stefano Ranucci.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli