Pd, Terni vs Orvieto: «Parole inopportune»

Alla presa di posizione del segretario del Pd orvietano Scopetti («Terni favorita») fa seguito il duro intervento del ‘collega’ Monti

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di Jonathan Monti
Segretario Partito democratico Terni

Quella dell’ambiente, della riduzione dei rifiuti a monte e dello smaltimento o riutilizzo dei materiali è una delle tematiche fondamentali su cui la società contemporanea, anche a Terni ed in Umbria, da tempo si interroga per trovare soluzioni virtuose. Anche nella nostra regione i tempi sono maturi, non da oggi, e le scelte su cui ci si è già posizionati consentono dei ragionamenti positivi che le istituzioni devono attuare e completare anche con ulteriori determinazioni, che tengano definitivamente insieme innovazione, sostenibilità ambientale ed economica.

La direzione è quella della diminuzione a monte dei rifiuti, in particolar modo dei materiali non riutilizzabili, della differenziata ‘spinta’ come base per il progressivo superamento sia dell’incenerimento che delle discariche. La discussione politica avviata da tempo a tutti i livelli del Partito democratico, non solo nella nostra città ma anche dal livello regionale e provinciale nel Pd, consente la creazione di soluzioni che tengano insieme le necessità delle città e dei territori, con una visione unitaria sia nella provincia di Terni che della regione Umbria complessivamente, che sono sicuro i nostri amministratori condivideranno con il Pd, riuscendo poi a tradurle in decisioni concrete.

Per questo ritengo che una parte delle considerazioni espresse dal collega segretario di partito di Orvieto siano quanto mai inopportune, perché sbagliate nel metodo, in quanto gli spazi di confronto forniti dal Pd regionale e provinciale a tutela di tutto il territorio provinciale e dell’Umbria, sono già attivati per essere poi consegnati al governo regionale, e perché contiene alcune valutazioni sbagliate nel merito.

Ricordo infatti al segretario di Orvieto che, qualora non lo sapesse, l’inizio del piano provinciale della nuova raccolta differenziata ha subìto in passato ritardi notevoli per via del fatto che alcuni comuni della provincia, fra i quali diversi dell’orvietano, ritardavano l’apposizione della firma nei contratti, arrivando alla situazione limite nella quale i comuni stessi erano vicini al commissariamento per inadempienza.

Inoltre ricordo che fino poco tempo fa il Comune di Orvieto era più indietro di Terni nella percentuale di riciclo; ora il risultato è diverso perché la città di Terni si è mostrata più che generosa con tutta la provincia, accettando la richiesta dei piccoli comuni e delle altre città del territorio provinciale di essere l’ultima nel crono programma di avvio della nuova raccolta differenziata.

Ignorare o, peggio ancora, nascondere questi dati oggettivi, oltre che scorretto sarebbe grave per chi ha responsabilità politiche verso la comunità; consiglio quindi a tutti noi di riportare il dibattito in maniera seria dentro gli organismi di partito già convocati, per consegnare ai cittadini una visione con tutti gli elementi di verità e soluzioni applicabili che ci posizionino definitivamente verso uno sviluppo sostenibile, a tutela di tutte le città ed i territori della regione, in un quadro di unità della provincia di Terni e dell’Umbria.

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