Perde marito e un figlio nell’incidente: l’agente che l’ha salvata, la vuole madrina di battesimo

Terni – Una storia toccante quella emersa alla 171° festa della polizia di Stato. Dalla tragedia è nata una grande amicizia

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Lei si era salvata grazie al coraggio di due agenti della polizia Stradale di Orvieto ma per il marito Michele Melillo (33 anni) e il figlio Marcello (9) non c’era stato nulla da fare. La tragedia, avvenuta lungo l’autostrada A1 fra Orvieto e Fabro, risale al 29 agosto del 2018 e con il passare del tempo il dolore della donna, la 40enne Esther Ponsillo di Caiazzo (Caserta), ha trovato conforto nella solida e profonda amicizia nata con suoi i soccorritori, in particolare con l’agente Fabrizio Binnella, originario di Otricoli (Terni). A raccontare l’accaduto, in occasione delle celebrazioni per il 171° anniversario della polizia di Stato a Terni, è stato quest’ultimo, gratificato insieme al collega Guido Bomarsi di Orvieto da una promozione per meriti straordinari.

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Gli sguardi che si incrociano

«Eravamo giunti sul posto per un incidente – ricorda Binnella – ed avevamo trovato l’auto di questa famiglia, che si stava recando a Genova per una visita medica, incastrata sotto un mezzo pesante (il cui conducente della Bugaria era stato poi arrestato dalla Stradale di Orvieto, ndR). In quel momento iniziavano a sprigionarsi le prime fiamme e siamo accorsi, estraendo la donna dall’abitacolo e mettendola al sicuro. Purtroppo per il marito e il figlio non c’era stato nulla da fare». Pochi istanti dopo i due, Fabrizio Binnella ed Esther Ponsillo – madre di altri due bambini che quel giorno non erano in viaggio con il resto della famiglia – si erano di nuovo incontrati nell’ambulanza: «Lei era ferita ma non grave. Io avevo ustioni alle mani. I nostri sguardi si sono incrociati: non abbiamo pronunciato una parola ma in quel momento è stato come se ci fossimo detti tutto».

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Madrina al battesimo

Con il passare dei mesi, la donna ha contattato la sottosezione della Stradale di Orvieto, guidata dal comandante Stefano Spagnoli, per conoscere i suoi ‘angeli’. «Siamo andati a trovarla a Caiazzo – prosegue Fabrizio Binnella – io, il collega Guido Bomarsi e la mia compagna. È nata un’amicizia profonda e nell’agosto del 2020 l’ho voluta come madrina al battesimo di mia figlia, nata ad ottobre del 2019». Il questore di Terni, Bruno Failla, in occasione della premiazione ha sottolineato il »grande impulso morale ed emotivo che questa storia porta con sé, esempio di come lo spirito di servizio delle donne e degli uomini della polizia di Stato porti spesso e volentieri ad andare ‘oltre’. A fare cose eccezionali nella normalità».

Esther Ponsillo, Bruno Failla, Fabrizio Binnella

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