Ospedale Terni, «disagio e difficoltà» in neuroradiologia: si cercano pensionati

L’sos lanciato a metà luglio dal responsabile facente funzioni della struttura complessa. Avviso per radiologi in quiescenza. Nuovo ospedale, il Pd: «Con fondi pubblici»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Non è la prima né sarà l’ultima volta che accade. In ospedale a Terni c’è carenza di personale e allora ecco spuntare un nuovo avviso per manifestazioni di interesse: questa volta la struttura complessa interessata è neuroradiologia, servono medici in pensione.

L’ospedale di Terni

L’sos

L’allarme è datato 17 luglio ed è partito dal responsabile facente funzioni di neuradiologia. Ai vertici del Santa Maria ha rappresentato una «condizione di disagio e difficoltà della struttura medesima, per carenza di personale». Tre settimane dopo è arrivata la risposta della direzione sanitaria: c’è l’ok all’indizione di una manifestazione di interesse per avere disponibilità di personale medico radiologo collocato in quiescenza. In ballo ci sono incarichi di lavoro autonomo fino e non oltre il 31 dicembre al fine di «garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza ed evitare l’eventuale interruzione di pubblico servizio».

L’impegno

Tutto ciò in attesa dell’assunzione a tempo indeterminato di due medici. Nel contempo si procede in altro modo per far fronte «nell’immediato alle esigenze assistenziali e garantire la copertura dei turni e delle sedute diurne in elezione e della guardia notturna». La tariffa oraria è da 70 euro lordi e la prestazione dovrà essere garantita con turnazione h24 sette giorni su sette.

Nuovo ospedale: «Sia fatto con fondi pubblici»

Nel contempo sul Santa Maria si riaccende la polemica sulla nuova struttura. A farsi avanti è il gruppo consigliare del Pd e José Kenny: «Va realizzato attraverso l’uso di fondi pubblici, i quali devono essere certificati per la loro disponibilità attraverso i necessari atti dalla giunta regionale, ed auspichiamo dal Ministero. Con la bocciatura del responsabile unico del procedimento sulla vecchia proposta avanzata da privati, a causa della carenza di fondi regionali per pagare la rata dovuta nel tempo, sono stati persi di fatto due anni. Con il nuovo ospedale da progettare e finanziare, a nostro avviso, l’attuale nosocomio deve essere mantenuto al più alto livello di sicurezza, e comfort a partire dal pronto soccorso. L’ospedale del futuro sarà patrimonio della nostra città, per questo auspichiamo il necessario confronto attraverso una vera partecipazione della città, che finora è mancato. L’attuale nosocomio risulta in difficoltà per la cronica carenza di personale, l’inadeguatezza strutturale, nonostante l’impegno professionale di tutto il personale che veramente ringraziamo. Solo pochi giorni fa la giunta regionale aveva annunciato novità sul nuovo ospedale entro il 7 agosto, attraverso una delibera, dopo aver fatto trapelare la relazione del direttore regionale alla sanità, D’Angelo, la quale esprime ‘ferma volontà alla sua realizzazione nel più breve tempo possibile’. Ad oggi 11 agosto, come già accaduto in questi due anni, l’unica proposta da parte della Regione è ancora il silenzio. Ci preoccupano altresì le parole del sindaco Bandecchi che ha riproposto ‘il miglior sito possibile per il nuovo ospedale, quello dove si trova attualmente il Santa Maria di Terni, Colle Obito’, dopo l’incontro con la presidente Tesei. Ricordiamo al sindaco Bandecchi che ha votato in consiglio comunale un atto che prevedeva la realizzazione di un nosocomio di alta specialità attraverso fondi pubblici, il quale possa essere all’altezza dei tempi e delle nuove sfide assistenziali, da costruire in un luogo da definire e valutare con la massima attenzione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli